Gli Stati Uniti tornano a puntare il dito contro la Cina, accusando il paese orientale di essere a capo di un vasto cyberattacco contro le strutture sanitarie USA in cerca di informazioni dalle ricerche sul coronavirus. Questione di spionaggio e rapporti di forza, di sicurezza nazionale e di sanità: Stati Uniti e Cina tornano ad incrociare le armi, sebbene al momento il tutto sia confinato in accuse senza passi ufficiali conseguenti e senza aver ancora registrato la reazione ufficiale dell’ambasciata cinese a Waschington.
USA vs Cina: vogliono le ricerche sul coronavirus
Accuse pesanti, quindi, soprattutto in questa fase. L’emergenza sanitaria è arrivata infatti proprio nel mezzo di una grande battaglia geopolitica tra USA e Cina, con gli Stati Uniti pronti a lanciare un boicottaggio contro le aziende cinesi (con particolare riferimento al mondo del 5G); il tutto è continuato con accuse più o meno velate alla Cina, accusata di essere la causa della pandemia; ora l’accuse è quella di approfittare della ricerca scientifica USA per carpire informazioni utili a portare avanti la battaglia sanitaria in atto.
Alla luce dei precedenti è difficile comprendere quanto fondate possano essere tali accuse, ma il tutto proviene dalla CNN e la fonte sarebbe interna alle istituzioni USA: attacchi di grande calibro sarebbero stati portati avanti nei giorni scorsi contro ospedali, laboratori di ricerca, aziende farmaceutiche e altre entità legate agli studi sul Covid-19. Lo scopo presunto sarebbe pertanto quello di carpire i segreti della ricerca USA (ci permettiamo ironicamente di escludere la ricerca di informazioni sulle iniezioni di disinfettante) ed i protagonisti dell’offensiva “possono solo essere due”: se si può forse discutere sulla seconda entità, sulla prima invece è certo che il riferimento fosse verso la Cina.
I dettagli sono pochi e confusi, perché tutto ruota attorno a questioni di sicurezza nazionale ed a trapelare non sono tanto i termini tecnici degli attacchi registrati, quanto la matrice comune che li lega. Sebbene gli USA non vogliano esplicitare l’accusa contro la Cina, il riferimento è del tutto chiaro e rischia di alzare ulteriormente i toni tra le parti pur nel contesto di una pandemia. La pandemia stessa, anzi, diventa motivo esplicito di scontro, sempre e comunque sul tema del furto di identità e di proprietà intellettuali.