Si tratta apparentemente delle prime sanzioni ordinate dalla Federal Trade Commission (FTC) statunitense, nell’ambito di un pacchetto di linee guida su certe pratiche web introdotto nel 2009. Obiettivo primario della commissione: regolamentare una determinata tipologia di informazione online.
Ovvero quelle recensioni scritte apparentemente in maniera obiettiva, in realtà frutto di una precisa campagna pubblicitaria da parte di inserzionisti e aziende. Società come ad esempio Reverb Communications , specializzata in marketing e public relations . Tracie Snitker, uno dei suoi executives , è infatti finito nel mirino di FTC , reo di aver messo in piedi una consistente campagna di pubblicità ingannevole .
Una vasta serie di recensioni su alcuni giochi presenti tra i meandri della piattaforma iTunes, tutte dai toni decisamente entusiasti. Tra il novembre del 2008 e il maggio del 2009 , Snitker e i suoi dipendenti avevano in sostanza riempito lo store di Apple con opinioni più che positive di alcuni titoli , le cui case di produzione non avevano certo esitato a ricompensare Reverb Communications per i suoi servigi di penna.
Unico intoppo, una serie di linee guida diramate lo scorso anno da FTC, intenzionata a porre fine ad attività come quella di Reverb , ma anche al ben noto fenomeno dei blogger prezzolati. L’informazione – ma ciò era già un caposaldo del giornalismo – dovrebbe essere decisamente separata dalla pubblicità. Le regole di trasparenza dovrebbero valere anche su Internet.
Pare comunque che Reverb Communications abbia deciso di patteggiare con la commissione a stelle e strisce, acconsentendo alla rimozione di tutte le recensioni pubblicate su iTunes . La stessa FTC non ha previsto sanzioni pecuniarie, salvo riservarsi la possibilità di punire nuovamente Reverb qualora non si adegui alle previsioni dell’accordo.
Mauro Vecchio