Stando a quanto rivela Reuters , il Dipartimento del Commercio statunitense si prepara a mettere al bando ZTE impedendo all’azienda di rifornirsi di tecnologia dai suoi partner americani. La corporation cinese sarebbe colpevole di violazione delle restrizioni alle esportazioni verso l’Iran, un fatto avvenuto anni fa quando l’attuale clima di distensione tra l’Occidente e la potenza mediorientale era ancora impensabile.
Le autorità di Washington avrebbero raccolto prove solide sulle responsabilità dei manager di ZTE, incluso un documento “top secret” che ai piani alti della corporation cinese conoscevano bene e che spiegava, nel 2011, i metodi sfruttabili per bypassare i limiti alle esportazioni e continuare a fare business con Iran, Sudan, Corea del Nord, Siria, Cuba e altri paesi allora sulla lista nera degli USA.
Qualche anno più tardi le cronache parlavano di una ZTE decisamente più collaborativa e disposta a chiudere i ponti con l’Iran piuttosto che incorrere in guai sul fronte americano, ma a quanto pare la violazione delle restrizioni del 2011 merita una punizione destinata inesorabilmente a pesare sul business dell’azienda asiatica.
I partner statunitensi di ZTE includono Microsoft, IBM, Intel e Qualcomm, e anche se gli effetti concreti del nuovo bando sono ancora ignoti le prospettive sono pessime . Anche le autorità cinesi sono intervenute nella vicenda, esprimendo per mezzo del Ministero degli Esteri la propria contrarietà a una sanzione americana basata su leggi locali che però ha effetti su un’azienda cinese.
Alfonso Maruccia