Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha affermato che i cittadini statunitensi hanno il diritto di riprendere gli agenti di polizia mentre esercitano le loro pubbliche funzioni. Tale dichiarazione arriva in seguito a una lettera giunta al Dipartimento di Polizia di Baltimora e inviata da Jonathan Smith, a capo della sezione speciale del Dipartimento di Giustizia dedicato alle controversie.
La vicenda ha origini lo scorso anno, quando il Dipartimento di Polizia di Baltimora emanò una direttiva che permetteva ai cittadini di filmare gli agenti. A quanto sembra però, i poliziotti hanno continuato a impedire le registrazioni, tant’è che ne è nata una causa civile : Christopher Sharp ha denunciato l’intero Dipartimento di Baltimora perché, nel maggio 2010, gli agenti cercarono, sequestrarono e cancellarono dal suo cellulare le immagini che ritraevano gli agenti mentre arrestavano un suo amico.
Ora, nella lettera di undici pagine, Smith, in qualità di dirigente del Dipartimento di Giustizia, si rivolge ai dipendenti di Baltimora e intima agli agenti di rispettare i diritti dei cittadini in base al Primo Emendamento . Smith ritiene che riprendere le azioni delle forze dell’ordine permette di creare fiducia nei confronti dei reparti di polizia, di garantire la sicurezza pubblica e di promuovere l’accesso al pubblico alle informazioni necessarie per mantenere responsabili i governi. Un agente di polizia, dunque, non deve impedire la registrazione, né deve sequestrare o distruggere i filmati, in quanto violerebbe anche il Quarto e il Quattordicesimo Emendamento.
Il duro richiamo del Dipartimento di Giustizia arriva in seguito a una serie di richieste di intervento fatte da diverse organizzazioni per i diritti civili che lamentavano le brutali maniere delle forze dell’ordine. In particolare, le organizzazioni affermavano che da quando è nato il movimento di Occupy Wall Street i poliziotti hanno arrestato decine di giornalisti e attivisti semplicemente perché cercavano di documentare le proteste.
Gabriella Tesoro