Dall’inizio della guerra in Ucraina, gli USA hanno finanziato tre società operanti dall’interno dei propri confini e attive sul fronte della tutela di privacy e libertà di informazione. La prima è nthLink, che offre uno strumento utile contro la censura online. C’è poi Psiphon, che persegue lo stesso obiettivo facendo leva su un progetto dalla natura open source. Infine, Lantern mette a disposizione qualcosa di più simile a una VPN tradizionale, in modo gratuito.
VPN per aggirare la censura: il supporto degli USA
La finalità dichiarata, come riportato in un articolo pubblicato da Reuters, è quella di tendere una mano al popolo russo. Così facendo viene semplificato il raggiungimento e la consultazione delle risorse sul Web che il Cremlino vorrebbe bloccare o rendere inaccessibili. Queste le parole di Laura Cunningham, presidente dell’Open Technology Fund.
Il governo russo sta tentando di censurare ciò che i cittadini possono vedere e dire online. L’obiettivo è oscurare la verità e silenziare i dissidenti.
In linea il virgolettato attribuito a un portavoce della United States Agency for Global Media.
Con l’escalation della repressione della libertà dei media da parte del Cremlino, abbiamo assistito a un aumento straordinario della domanda di questi strumenti tra la popolazione russa.
La conferma in una statistica alquanto significativa: da fine febbraio a oggi, il numero di cittadini russi che hanno scelto di affidarsi a una Virtual Private Network è cresciuto di ben 15 volte. Si è passati da 1,5 milioni di inizio febbraio agli attuali 24 milioni, pari a un sesto della popolazione totale (144 milioni di persone). Questo nonostante gli sforzi profusi dall’autorità locale Roskomnadzor per arginarne la diffusione.
Se sei alla ricerca di una VPN certificata e affidabile, approfitta oggi della promozione Cyberghost che rende il servizio accessibile a meno di 2 euro al mese.