Alla Web Tax introdotta di recente dalla Francia per trattenere una parte dei profitti generati nel paese dai big statunitensi gli USA rispondono con i dazi. L’amministrazione Trump ha annunciato l’intenzione di tassare con una percentuale pari al 100% del valore i beni importati dal paese europeo. Sono inclusi champagne, capi d’abbigliamento e generi alimentari come formaggi o yogurt.
Dagli USA dazi al 100% sulla Francia
L’annuncio è arrivato al termine di una giornata carica di tensione che ha visto Washington confermare l’intenzione di ripristinare dazi anche su metalli (alluminio e acciaio) importati da Argentina e Brasile. È inoltre possibile che misure simili possano essere applicate in un futuro non troppo lontano anche a beni provenienti da Regno Unito, Francia, Spagna e Germania come conseguenza alla decisione presa dall’Organizzazione Mondiale del Commercio in merito all’illegittimità dei sussidi concessi ad Airbus. A completare il quadro l’ormai longeva questione relativa alla Cina: entro un paio di settimane entreranno in vigore i rincari ufficializzati nel mese di agosto.
La tassa introdotta dal governo Macron va a interessare direttamente il business di gruppi come Google, Apple, Amazon e Facebook e di conseguenza i profitti legati ad esempio all’ambito dell’advertising, alla fornitura di servizi cloud, allo streaming dei contenuti multimediali, all’e-commerce e così via. Una prospettiva valutata più volte anche dall’Italia e attuata da altri stati del vecchio continente come la Repubblica Ceca.