Utilizzare un servizio (ad esempio una VPN) per garantire la sicurezza della propria azienda non significa mettere al sicuro i dati, ma significa esternalizzarne il controllo. Ecco perché è fondamentale affidarsi a servizi di qualità ed a policy restrittive, ed ecco perché ciò risulta a maggior ragione verso se si ha a che fare con agenzie governative e dati estremamente sensibili. Quanto successo negli Stati Uniti è la riprova di questo concetto, in quanto per l’ennesima volta negli ultimi mesi alcune agenzie governative si sono trovate sotto scacco a seguito di sofisticati attacchi remoti, con ogni probabilità profusi da cracker supportati da investimenti di Paesi stranieri.
Il dito è puntato verso oriente, pur senza dover fare espliciti riferimenti.
L’attacco passa tramite la VPN
L’ultimo caso è relativo alla VPN Pulse Connect Secure, soluzione nota e diffusa che nel 2020 ha palesato però alcune preoccupanti vulnerabilità. Come scegliere una VPN non è certo semplice, ma in questo caso il problema è ancor più complesso. Il fatto che decine di agenzie facessero uso della medesima soluzione, infatti, ha reso quest’ultima particolarmente esposta e tale per cui potesse rendersi proficua la ricerca di nuovi canali di accesso per bucarne la sicurezza.
Secondo quanto rivelato da Reuters, il problema ha molto a che fare con sofisticate iniziative di spionaggio governativo, sfruttando le debolezze di una soluzione esterna agli apparati istituzionali, ma colpendo perifericamente le difese approntate per poter mettere a rischio dati e attività. Le VPN in particolare possono diventare un veicolo importante, poiché rappresentano il “tunnel” entro il quale i dati passano sotto crittografia e diventano offuscati ad un occhio esterno. Poterne prendere il controllo significa avere sotto scacco apparati particolarmente delicati, potendone gestire le informazioni da remoto e spesso in modo silente.
La cyberguerra tra oriente e occidente passa proprio per dettagli di questo tipo per le gli Stati Uniti è ormai questa una priorità assoluta che anche l’Europa ha recentemente imparato a gestire in modo più attento.