Faccia a faccia tra Donald Trump e Sundar Pichai. I due hanno discusso del rapporto che lega l’amministrazione statunitense al gruppo di Mountain View, più nel dettaglio di partnership e contratti (non meglio precisati). L’incontro sarebbe andato in scena nella cornice della Casa Bianca.
Donald Trump e Sundar Pichai
Al termine della riunione, Trump non ha mancato di darne notizia, attraverso il canale di comunicazione che preferisce: Twitter. Nel suo primo post una stoccata alla Cina, giusto per mantenere alta la tensione in un momento già di per sé piuttosto delicato per quanto concerne le discussioni legate a 5G e cybersecurity. Inoltre, viene fatto riferimento a Pichai come al Presidente di Google, quando la sua carica è invece quella di CEO. Dettagli.
Appena incontrato Sundar Pichai, Presidente di Google, che sta ovviamente facendo piuttosto bene. Ha affermato con forza che è impegnato con l’esercito USA, non con quello cinese…
Just met with @SundarPichai, President of @Google, who is obviously doing quite well. He stated strongly that he is totally committed to the U.S. Military, not the Chinese Military….
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) March 27, 2019
In un altro tweet l’uomo più potente al mondo esprime la propria soddisfazione per l’esito dell’incontro, accennando alcuni dei temi trattati nel corso del faccia a faccia: politica e partnership tra le parti.
… abbiamo anche discusso di equità politica e varie cose che Google può fare per il nostro paese. Il meeting è andato molto bene!
….Also discussed political fairness and various things that @Google can do for our Country. Meeting ended very well!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) March 27, 2019
Google ha confermato l’incontro alla redazione del sito The Verge, con un breve comunicato che riportiamo di seguito in forma tradotta.
Siamo felici di poter avere conversazioni produttive con il Presidente a proposito dei futuri investimenti nella forza lavoro americana, sulla crescita delle tecnologie emergenti e in merito al nostro continuo impegno nel collaborare con il Governo degli Stati Uniti.
USA-Google, un rapporto complicato
Non è chiaro a quali accordi si faccia riferimento, soprattutto per quanto concerne l’ambito militare. I rapporto tra l’amministrazione USA e bigG non sono sempre stati privi di tensioni. Lo stesso Trump ha più volte imputato a Google comportamenti “di sinistra” per via delle modalità di indicizzazione di contenuti e notizie all’interno delle SERP.
Inoltre, il gruppo di Mountain View ha deciso lo scorso anno di rescindere il contratto che legava l’azienda al Pentagono per l’iniziativa Project Maven finalizzata all’impiego di algoritmi IA nell’analisi delle immagini aeree catturate dai droni nelle zone di conflitto, anche in seguito ai malumori manifestati da un numero significativo di propri dipendenti. Ancora, la società ha scelto di non partecipare al bando indetto dal Dipartimento della Difesa per allestire l’infrastruttura cloud di Project JEDI.
Le discussioni in merito alla Cina sembrano invece poter essere legate all’iniziativa Dragonfly, a quanto pare abbandonata, messa in campo in segreto lo scorso anno da Google per riportare il proprio motore di ricerca nel paese asiatico, sottostando però al volere di Pechino per quanto concerne censura e accesso alle informazioni.