L’onda della trasparenza dovrà abbattersi sulle attività del governo federale degli Stati Uniti e di tutte quelle singole agenzie che dovranno pubblicare online una quantità sempre maggiore di dati. Trasparenza, partecipazione e collaborazione . Una trinità quasi filosofica invocata ancora dal Presidente statunitense Barack Obama, questa volta nella maniera più vicina ai fatti concreti. L’ Office of Management and Budget ha infatti lanciato ufficialmente una serie di principi e regole base, una direttiva all’insegna di un governo aperto e partecipato.
È quindi stata partorita l’ Open Government Directive , documento che stabilisce una serie di istruzioni e di scadenze relative ad un necessario adeguamento da parte dei centri nevralgici dell’attività governativa, pronti a recepire le linee guida dettate da Barack Obama fin dal suo primissimo insediamento alla Casa Bianca. Quasi un anno fa, infatti, Obama aveva pubblicato un memorandum dal titolo Trasparenza e governo aperto , con l’obiettivo dichiarato di ampliare l’apertura delle pratiche governative a livelli mai registrati in precedenza.
Quel memorandum aveva poi affidato all’OMB il compito di pubblicare una Open Government Directive . Quasi un anno dopo la visione di Obama è stata assecondata, grazie ad un documento che consta di vari punti principali . Il primo ha stabilito che le agenzie federali debbano offrire almeno tre data set di grande valore, entro un periodo di tempo di circa 45 giorni. Sulla base dell’esempio riportato, dati come quelli relativi alla puntualità delle tratte aeree, pubblicati sul sito data.gov dalla Federal Aviation Administration .
Le varie agenzie avranno circa 60 giorni per adeguarsi alla direttiva sull’ Open Government , avendo premura di ammodernare il proprio sito web in maniera tale da permettere la consultazione libera e l’accesso partecipato da parte degli utenti. “Il Presidente è stato chiaro fin dal suo primo giorno in ufficio – ha spiegato Peter Orszag, a capo dell’OMB statunitense – il governo federale deve abbattere definitivamente ogni barriera tra le sue attività e le persone per cui è al servizio”.
Per Orszag, si tratta di un progetto che aiuterà il governo a risultare più aperto e trasparente, per limare il gap tra i cittadini statunitensi e i propri rappresentanti. La direttiva pubblicata richiederà così ai centri dell’autorità federale di diffondere molti documenti online, rendendoli leggibili dagli attuali dispositivi computerizzati . Stando a quanto hanno spiegato dalla Casa Bianca, un vasto numero di cittadini ha partecipato ad un periodo di ascolto di eventuali proposte, idee e discussioni su forum.
Applausi sono arrivati dalla Sunlight Foundation , gruppo a favore della trasparenza in Rete dei governi: “La direttiva dimostra la serietà degli impegni presi a tutela di un chiaro legame tra cittadini e autorità” ha spiegato il co-founder Ellen Miller. E applausi sono piovuti anche da parte di Electronic Frontier Foundation , che si è augurata di poter ora ricevere delle risposte chiare a domande fatte in precedenza – sulle policy governative in materia di tracciamento e dispositivi wireless – e che non avevano mai registrato anche un minimo cenno di vita da parte della Casa Bianca.
Mauro Vecchio