La Transportation Security Administration (TSA) statunitense lo aveva promesso : gli scanner millimetrali denudano i passeggeri per la sicurezza comune ma non sono in grado di immagazzinare dati o di trasmetterli. Da quanto è invece emerso da un rapporto stilato da Electronic Privacy Information Center sarebbero in grado di compiere entrambe le operazioni.
Se azionati in modalità di prova, i macchinari ordinati da TSA non avrebbero alcuna difficoltà a memorizzare e spedire i dati raccolti durante le tecno-perquisizioni che ultimamente stanno prendendo piede in aggiunta al classico metal detector. Un responsabile di TSA ha confermato la notizia affrettandosi però a spiegare che tale capacità viene annullata prima che gli apparecchi siano dispiegati nelle aree aeroportuali e che si stanno studiando metodi per impedire al personale addetto di ripristinarla.
Dopo il fallito attentato del 25 dicembre scorso anche i governi europei stanno pensando misure per introdurre i body scanner nei più importanti scali del continente. In Germania gruppi di attivisti del Pirat Parteit hanno sfilato in deshabillé nei pressi di alcuni aeroporti per manifestare il loro dissenso per questa novità.
In Giappone invece sono stati introdotti degli scanner con finalità estremamente diverse dalle controparti europee e statunitensi: serviranno per individuare i passeggeri con una temperatura corporea anomala, per prevenire epidemie e contagi a bordo degli aeromobili.
Giorgio Pontico