Se sugli aerei USA non è possibile parlare al cellulare quando si è in volo , diverso è il discorso per quanto riguarda la possibilità di navigare in Internet. L’intenzione di dotare i voli di banda larga sta prendendo sempre più piede, così come stanno aumentando i voli “connessi”.
Sui alcuni voli che partono da New York, con destinazione San Francisco o Miami, sta infatti per essere introdotto il servizio di connettività broad band. Tra le compagnie che hanno deciso di far navigare i propri passeggeri – riporta Silicon.com – c’è la American Airlines , che ha deciso di lanciare in aria 15 aeromobili Boeing 767 dotati della tecnologia necessaria al collegamento Internet veloce. Complessivamente, i voli su cui sarà reso disponibile il servizio saranno 500, con tariffe oscillanti tra i 10 e i 12 dollari.
Anche Virgin America vuole la banda larga sui propri aerei, ma allarga l’orizzonte dichiarando che la vuole su tutti i voli, dotando di broad band ogni posto a sedere.
Il compito di garantire la connettività e il contatto con il mondo di Internet è affidato ad un network che consta di 92 torri dotate di imponenti antenne che emettono un segnale molto potente in un raggio di 350 miglia sulle frequenza della banda dei 3 MHz. Segnale che può essere ricevuto e utilizzato da un aeromobile che vola alla velocità di 500 miglia orarie, con una velocità di connessione di 3 Mbps che, per gli utenti – con opportuni acceleratori di banda a bordo dell’aereo – possono essere “tradotti” nella possibilità di connettersi a 2 Mbps, secondo quanto ha dichiarato Jack Blumenstein, presidente e CEO di Aircell.
Anche le antenne, installate da Aircell , sono in aumento: l’azienda ha infatti in progetto di ampliare il network portando a 500 il numero delle torri, per dare copertura ai cieli di tutti gli Stati Uniti con il servizio Gogo . L’obiettivo dichiarato da Aircell, in veste di operatore aeromobile , è di arrivare ad offrire supporto a 250mila utenti.
Che in aereo potrebbero non solo navigare: se la connettività aeromobile consentisse di utilizzare servizi VoIP, dal broad band ai servizi voce di telefonia il passo potrebbe essere davvero breve.
Dario Bonacina