I suoi incassi non erano certo stati fantascientifici. Solo 16 milioni di dollari per The Hurt Locker , il film bellico di Kathryn Bigelow che aveva comunque trionfato nella notte degli Oscar soffiando svariate statuette al superfavorito Avatar di James Cameron. Una raccolta di prestigiose onorificenze che sembra tuttavia non aver placato affatto gli animi di Voltage Pictures , casa di produzione del premiatissimo film.
Secondo i suoi avvocati , infatti, una delle principali cause del fiasco da botteghino di The Hurt Locker è certamente da individuare nel selvaggio file sharing. Perché è proprio tra le offuscate maglie del P2P che il film di Bigelow è apparso mesi prima della sua uscita ufficiale nei cinema . E, a loro dire, questo sarebbe stato più che penalizzante per il destino commerciale di un film sei volte premio Oscar.
Voltage Pictures si è dunque alleata con lo US Copyright Group , con l’obiettivo primario di denunciare decine di migliaia di utenti , tutti colpevoli di aver scaricato una copia illecita di The Hurt Locker . Una mossa sulla scia di quanto accaduto già il mese scorso in Germania, dove il regista Uwe Boll aveva denunciato circa 2mila torrentisti per aver scaricato il suo film Far Cry .
Denuncia che potrebbe piovere sul capo dei condivisori grazie ad una tecnologia fornita da GuardaLey , che permette di rastrellare i vari indirizzi IP . Per poi contattare i vari provider, chiedendo loro di identificare lo specifico utente. ISP dalla collaborazione facile, almeno secondo quanto dichiarato dallo US Copyright Group . Grazie a loro, infatti, Voltage Pictures procederà con l’invio delle temute lettere legali. Riuscirà a far lievitare i tanto danneggiati incassi di The Hurt Locker ?
Mauro Vecchio