Chiunque pensi che il sexting sia un’attività che contraddistingue per lo più i maschietti dovrà ricredersi. Due ricercatrici accademiche hanno scoperto che le donne sono molto più propense a far circolare immagini pruriginose lungo le strade di Internet rispetto alla controparte maschile.
Lo studio , intitolato Let My Fingers Do the Talking: Sexting and Infidelity in Cyberspace , segnala dati alquanto chiari: due terzi delle donne intervistate hanno ammesso di sessaggiare contro la metà degli uomini, rispetto al campione di riferimento. E le donne risulterebbero anche più disponibili a immettere online le proprie immagini senza veli.
La ricerca condotta da Diane Kholos Wysocki (della University of Nebraska Kearney) e da Cheryl D. Childers (della Washburn University), mira a sviluppare un’indagine sul fenomeno dell’infedeltà in Rete, con particolare riferimento al sexting ovvero l’invio a mezzo elettronico di immagini pruriginose o addirittura pornografiche. Nell’esplorare tali fenomeni, le due sociologhe hanno condotto un sondaggio su un campione di 5187 adulti volto a indagare le abitudini nell’uso di Internet, i comportamenti sessuali e le opinioni in merito alle attività a sfondo sessuale svolte online: sexting, i tradimenti consumati in Rete e nella vita reale. Dai risultati emerge che le donne sono molto più impegnate nel sexting rispetto agli uomini .
“La nostra ricerca – concludono Kholos Wysocki e Childers – suggerisce che all’evoluzione della tecnologia corrisponda una trasformazione nei modi in cui le persone si incontrano e le opportunità di attrarre un potenziale partner. Mentre i siti di social network sono utilizzati sempre di più per stabilire contatti sociali, gli individui continuano a essere più interessati ai partner nella vita reale piuttosto che a quelli online. Sembra che, arrivati a un certo punto della relazione, ci sia bisogno di un contatto fisico, faccia a faccia”.
“Il tradimento è vivo e vegeto e il sexting è in aumento”, dichiara al New York Times la Dottoressa Kholos Wysocki, autrice di una delle prime ricerche sul sesso online, datata 1992. Tuttavia, continua la sociologa, “non credo che Internet sia la causa del tradimento. C’è una crisi del matrimonio che afferisce a una ragione sociale più grande. Prima, le coppie divorziavano. Ora, per qualche ragione, le persone rimangono insieme e tradiscono”.
Cristina Sciannamblo