Da quando Twitter è stato lanciato nel 2006 la Library of Congress (LOC) ha archiviato e continua ad archiviare ogni singolo messaggio dei milioni di utenti che affollano il servizio di microblogging. La notizia, annunciata proprio con un tweet , è stata divulgata dalla stessa biblioteca: nell’arca dei tecnofringuelli c’è posto per ognuno dei dodici miliardi di tweet cinguettati finora.
I cinguettii saranno disponibili per ricerche e altre attività non commerciali inerenti la biblioteca solo dopo sei mesi dalla loro creazione. Come ente di preservazione più antico degli Stati Uniti la Library of Congress metterà in mostra nella sua sede una parte dei tweet conservati: “Lo scambio di informazioni non può che avere effetti positivi – si legge sul blog di Twitter – di questo siamo fermamente convinti e ci ha portato in passato a prendere importanti decisioni sull’apertura dei nostri contenuti”.
Contemporaneamente all’annuncio della EM>Library of Congress anche Google ha presentato Google Replay, una sua proposta per far “tornare indietro nel tempo” fra i cinguettii che sono indicizzati in real time dal suo search engine. In pratica sono state esportate alcune funzioni disponibili per le ricerche canoniche come la possibilità di organizzare i risultati secondo una timeline impostata dall’utente.
“I tweet creano una linea di commenti relativi a una particolare evento che possono rivelarsi estremamente utili per riscoprire alcune reazioni a caldo – ha spiegato Dylan Casey, product manager di Google – vogliamo dare modo agli utenti di trovare nuovamente utile questa mole di informazioni”.
Attualmente Google Replay restituisce solamente cinguettii vecchi di qualche mese ma a breve il processo di raccolta dovrebbe essere completato, arrivando al primo tweet in assoluto: quello postato da Jack Dorsey il 21 marzo 2006.
Giorgio Pontico