Dalla Casa Bianca e dal Dipartimento dei Trasporti (DoT) arriva un nuovo memorandum per l’uso degli Unmanned Aircraft Systems (UAS), droni senza pilota che nelle intenzioni della nuova amministrazione statunitense dovrebbero poter scorrazzare ovunque – anche laddove al momento la Federal Aviation Administration (FAA) impone pesanti limitazioni di volo .
L’Integration Pilot Program del DoT implementa una direttiva già firmata da Donald Trump, e prevede che le aziende private si rivolgano alle autorità locali (incluse quelle statali e tribali) per ottenere il permesso scritto di usare i droni nei luoghi e negli ambiti dove la legge federale non lo permetterebbe.
In pratica il nuovo progetto potrebbe far volare gli UAS/UAV durante le ore notturne , oltre la linea di visione diretta dell’eventuale operatore umano e persino sugli assembramenti di persone . Il tutto, beninteso, per valutare la fattibilità e la sicurezza delle “complesse” operazioni di volo a bassa altitudine, i rischi per la privacy e il possibile bilanciamento tra gli “interessi nazionali e locali”.
L’obiettivo finale del progetto pilota è “accelerare l’approvazione delle operazioni che attualmente richiedono autorizzazioni speciali”, dicono dal DoT , in un nuovo ambito commerciale che secondo le stime governative potrebbe portare (in meno di dieci anni) a un giro di affari di 82 miliardi di dollari con la bellezza di 100.000 nuovi posti di lavoro secondo i dati AUVSI .
L’amministrazione USA sembra avere fretta di realizzare in concreto quelle che ora sono stime valide solo sulla carta, al punto da prevedere che, qualora un progetto di volo risultasse pienamente conforme agli obblighi di legge, si potrebbe passare direttamente all’ implementazione commerciale senza aspettare la modifica delle restrizioni di FAA.
Neanche a dirlo, tra i primi beneficiari del nuovo corso americano per i droni volanti ci sono quelle corporation interessate a conquistare i cieli con una flotta di UAS per le consegne dell’e-commerce: Amazon e UPS sono (tra gli altri) già pronti al decollo negli USA e non solo.
Alfonso Maruccia