L’allarme è scattato dopo la consegna un pacchetto di documenti inviato dai vertici del Department of Justice (DoJ) agli attivisti di American Civil Liberties Union (ACLU), che avevano richiesto trasparenza alle autorità statunitensi in base alle predisposizioni legislative del Freedom of Information Act .
Negli ultimi due anni le intercettazioni effettuate dalle varie agenzie governative negli States sono aumentate a ritmi vertiginosi, dalle comunicazioni via posta elettronica ai servizi di messaggistica istantanea. Dal 2009 al 2011, il totale delle operazioni di sorveglianza online è aumentato del 361 per cento .
Dai dati in uscita a quelli in entrata, le autorità a stelle e strisce andrebbero a pattugliare una quantità enorme di comunicazioni mediate dalla nuova tecnologia. Indirizzi di posta elettronica, numeri di telefono e destinatari dell’Instant Messaging .
Gli attivisti di ACLU hanno esortato il Congresso ad esercitare maggiore pressione per la consegna puntuale di documenti relativi alle attività di sorveglianza sui cittadini. Lo stesso governo di Washington non avrebbe reso pubblici i dati diramati dal DoJ negli anni 2011 e 2012 . Per il Dipartimento di Giustizia, le intercettazioni rimangono fondamentali nella prevenzione del crimine e del terrorismo.
Mauro Vecchio