Business terminato per il rogue provider 3FN.net , ISP malevolo con base in Belize anche noto come Pricewert LLC e già attenzionato dalla Federal Trade Commission statunitense lo scorso giugno. L’autorità federale aveva ottenuto un’ingiunzione temporanea bloccando le attività connesse al provider, e ora un giudice rende definitivo quel blocco per di più ordinando la liquidazione degli asset societari e la restituzione di parte del maltolto.
Come già evidenziato dall’indagine dei procuratori della FTC, Sui server 3fn/Pricewert circolava ogni genere di sozzura (informaticamente parlando) inclusi : si distribuiva malware, spam e pornografia illegale, vi si commettevano truffe informatiche e furti di dati, si orchestravano botnet. Al tempo della prima ingiunzione ottenuta dalla FTC, hanno stimato gli esperti coinvolti nel caso, il traffico spam veicolato dal network è sceso del 15%.
Le prove raccolte nel corso dell’indagine hanno inoltre rivelato la partecipazione attiva dello staff 3FN/Pricewert nell’addestramento dei clienti (cyber-criminali affermati o aspiranti tali) sulla costruzione e l’utilizzo di botnet. Ai legali era stata concessa l’opportunità di discolparsi e smantellare la tesi accusatoria, ma visti gli esiti definitivi della vicenda l’accusa ha retto sino alla decisione del giudice .
E tale decisione prevede che 3FN/Pricewert rimanga offline per sempre e che tutti gli asset dell’azienda vengano messi in vendita, con lo scopo di raccogliere gli 1,08 milioni di dollari chiesti dalle autorità federali in compensazione delle attività legali sin qui favorite/esercitate. Nei sei anni di attività del network, ha stimato il Giudice Distrettuale Ronald M. Whyte basandosi sulle prove portate dall’accusa, 3FN ha incassato qualcosa come 15mila dollari per ogni mese di hosting di materiale illegale.
Alfonso Maruccia