La quarta e ultima frazione dell’anno finanziario ha fatto registrare un deciso rialzo delle vendite di computer. A trascinare il settore è stato il mercato statunitense, dove sono state vendute oltre 20 milioni di macchine : circa il 24 per cento in più rispetto allo stesso periodo del 2008.
A registrare il maggiore successo negli Stati Uniti è Apple, che con oltre un milione e mezzo di unità vendute mantiene il 7,4 per cento del market share USA: un buon risultato se si prende in considerazione la mole di netbook a basso costo che hanno fatto la fortuna di altri giganti come Toshiba e HP, le quali hanno rispettivamente venduto il 71 e il 45 per cento in più. Di diversa portata tuttavia le rispettive fette di mercato: HP detiene il 29,2 per cento mentre Toshiba, che sopravanza proprio Apple e incalza ora Acer, supera di poco l’otto per cento.
A livello globale il mercato è cresciuto del 15,2: HP rimane saldamente in vetta alla classifica dei produttori di PC incrementando le sue vendite del 23,3 per cento. Solo Acer riesce a fare di meglio vendendo il 27,9 per cento in più rispetto al precedente periodo natalizio.
Per gli analisti di Gartner si tratta del periodo di crescita più intensa degli ultimi sette anni. David Daoud di IDC ha dichiarato che “i consumatori USA hanno salvato il mercato” poiché a livello di utenza business le aziende hi-tech non hanno brillato come nel settore consumer .
In ambito software le vacanze di Natale hanno determinato da parte degli utenti una spesa pari a 278 milioni di dollari. Windows 7 ha sospinto il comparto dei sistemi operativi, che rispetto al 2008 ha visto triplicati i dati di vendita. In Giappone Nintendo continua non avere rivali per ciò che riguarda i videogiochi: il 43 per cento dei titoli venduti riguarda il dispositivo DS mentre il 20,3 per cento afferisce alla console Wii. Con il 15,3 per cento Sony PSP si è aggiudicata la terza piazza del mercato nipponico.
Giorgio Pontico