C’è un particolare motore di ricerca che funziona in maniera quasi sorprendente. Si chiama Herd It e permette all’utente di trovare brani musicali a seconda dell’umore del momento, del periodo specifico della giornata, della particolare armonia contenuta in una canzone. È stato sviluppato da un piccolo team di aspiranti ingegneri elettronici all’ University of California di San Diego, presentato recentemente all’ International Society of Music Information Retrieval Conference (ISMIR) di Kobe, Giappone, e disponibile in beta testing a partire dalla prossima settimana.
Come spiegato dal professor Gert Lanckriet, i ricercatori hanno costruito un sistema capace di eseguire l’upload di un normalissimo file musicale, per poi procedere alla sua analisi o, meglio, al suo ascolto nota per nota . Una volta completato il caricamento, infatti, Herd It passa alla descrizione di ciò che ha sentito, quasi fosse un critico musicale. “Questa canzone di folk alternativo è dotata di uno stile funky. È bizzarra ed emozionale – questo un esempio di descrizione – Una canzone con un ritmo duro che potrebbe essere ascoltata di primo mattino durante il risveglio”.
A questo punto, Luke Barrington, autore del progetto Herd It , ha sviluppato uno speciale algoritmo che permette la ricerca di canzoni simili attraverso un sistema di tag. È possibile dunque ottenere risultati dalla ricerca di parole chiave come ritmo duro , emozionale o risveglio . Herd It è dotato infatti di un menù contenente voci divise in categorie, dal tipo di emozione dell’utente alla strumentazione presente nei brani. Oppure è possibile cercare una parola come guidare e veder visualizzate una serie di canzoni non tanto sul tema del viaggio in auto, ma adatte proprio all’ascolto mentre si è alla guida.
“Il nostro sistema – ha spiegato Barrington – lavora ascoltando le canzoni, non conosce nulla di artisti, band e classifiche. Il nostro obiettivo è quello di realizzare un generatore di playlist che sia buono quanto Genius, se non migliore o più intelligente”. I ricercatori universitari hanno infatti osservato il funzionamento del sistema sviluppato da Apple, proprietario quindi non analizzabile fino in fondo. Barrington e soci hanno comunque scoperto che Genius cattura similarità acustiche tra le canzoni di una stessa playlist, ma ha bisogno di molte informazioni provenienti dalle scelte compiute dagli utenti iTunes. Herd It, invece, ascolterebbe davvero i brani, con la passione di un vero melomane.
Mauro Vecchio