Non è necessario minacciare esplicitamente le disconnessioni, né plasmare un quadro legislativo che carichi gli intermediari di responsabilità nel perseguire cittadini della rete che abusino della propria connessione violando il diritto d’autore. Il regime del Terrore aleggia anche nelle remote cittadine del Midwest statunitense, le ghigliottine che pendono sulla connettività vengono fatte scattare preventivamente dalle istituzioni. Ai danni della comunità locale.
È bastata una notifica: Sony Pictures, raccontano i media della contea di Coshocton nell’Ohio, avrebbe riscontrato un download non autorizzato che è stato fatto risalire ad un indirizzo IP corrispondente al network del servizio di connettività WiFi cittadina. Una rete imbastita cinque anni fa, una copertura estesa per un isolato al centro della cittadina, sfruttata quotidianamente dagli abitanti del posto, da commercianti, da persone di passaggio.
La notifica è stata inoltrata al provider locale: si tratta ormai di una routine . Il detentore dei diritti pattuglia i circuiti del P2P alla ricerca di condivisori che operino in violazione del copyright, rastrella indirizzi IP, contatta il provider nel tentativo di ottenere qualche dettaglio sull’abbonato per poi presentare il conto e rivendicare diritti e denari. Questa prassi ormai consolidata presso l’industria dei contenuti potrebbe, in un futuro non troppo remoto, virare verso un modello ricalcato su quello francese della dottrina Sarkozy : i colossi dell’intrattenimento, e Hollywood ha confermato di recente questa tendenza con una richiesta formale alla FCC, preme sulle istituzioni per innescare la macchina degli avvertimenti e delle disconnessioni . Un meccanismo che potrebbe rivelarsi superfluo, nel clima minaccioso che incombe su utenti e intermediari della connettività.
Sony ha comunicato la violazione a OneCommunity, il provider che innerva Coshocton. OneCommunity ha comunicato la violazione alle istituzioni che presiedono alle strutture IT della cittadina. Mike LaVigne, a capo dell’ IT Department locale, non ha esitato: le autorità della contea investigheranno, gli hotspot sono stati disattivati, chiusi i rubinetti della connettività . Finché non si trovi una soluzione per prevenire anche una sola violazione commessa da un utente della rete.
Le dinamiche della dottrina Sarkozy si sono dispiegate senza che vi sia un testo di legge che le prescriva e le incanali formalmente. È bastato il timore a far scattare l’autoesilio dalla rete delle autorità cittadine. Si tratta dello stesso meccanismo pedagogico che la dottrina Sarkozy introduce minacciando di sanzionare la négligence caractérisée e caricando sull’abbonato la responsabilità di vigilare su tutti coloro che fruiscono della connessione . L’intestatario del contratto con il provider, che in Francia rischia di essere punito per non aver impedito a coloro che approfittano della sua rete di violare il diritto d’autore, è invitato a prendere le contromisure necessarie per filtrare la propria connessione. Così le istituzioni di Coshocton: LaVigne sta vagliando la soluzioni che esistono sul mercato per blindare il WiFi cittadino.
Le dinamiche della disconnessione si sono altresì dispiegate senza che l’autorità giudiziaria abbia proferito parola. La notifica è rimbalzata fra privati, le istituzioni hanno autonomamente deciso di arrendersi alla propria impossibilità di scongiurare le violazioni del diritto d’autore, abdicando così alla propria missione di fornire alla comunità uno strumento per lavorare e intrattenersi, per informarsi e informare. Il quadro normativo in materia di enforcement della tutela della proprietà intellettuale sta evolvendo su scala internazionale, a fronte di un accordo globale antipirateria come ACTA , il Pacchetto Telecom europeo potrebbe erigere delle garanzie a favore del diritto del cittadino di fruire della rete. Ma in pieno regime del Terrore, finché il cittadino della rete non conoscerà i propri diritti e doveri l’autoesilio rischia di essere la strada più battuta.
Gaia Bottà