Ha resistito per tre lunghe ore, prima di scoppiare in lacrime alla visione della madre. Il giovane studente di origini indiane Dharun Ravi è stato condannato a 30 giorni di carcere nello stato del New Jersey, accusato di aver spiato a mezzo webcam il suo compagno di stanza alla Rutgers University . Un’abitudine finita presto in tragedia dopo il suicidio di Tyler Clementi.
Alla metà dello scorso marzo, Ravi era stato dichiarato colpevole di violazione della privacy e incitamento all’odio, avendo in qualche modo contribuito al fatale gesto di Clementi. Il collega era stato ripreso – di nascosto – intento a baciare un suo amico, con un video diffuso online e una serie di sgradevoli cinguettii a sfondo omofobico.
Il giudice del New Jersey ha ora sottolineato come l’imputato non fosse pervaso da un reale sentimento d’odio nei confronti del compagno di stanza. Le attività silenti della sua webcam sarebbero invece state guidate da una “colossale mancanza di sensibilità” . Non trattandosi di un crimine legato all’odio o alla violenza fisica, il giudice ha preferito una condanna lieve pari ad un solo mese di prigione.
Lo studente di origini indiane dovrà poi pagare una cifra pari a 11mila dollari per danni morali e servire la comunità con 300 ore di lavoro socialmente utile. Vibranti le proteste da parte dell’accusa – supportate da alcune organizzazioni per la tutela dei diritti omosessuali – che avvierà presto le pratiche d’appello nel tentativo di prolungare il periodo di detenzione imposto a Ravi.
Mauro Vecchio