Secondo indiscrezioni lo US Internal Revenue Service , l’autorità federale competente della materia fiscale, ha convocato Google per parlare dei suoi comportamenti in materia di licenze, proprietà intellettuale e profitti generati o trasferiti all’estero tramite filiali offshore: questo tipo di incontri sono una consuetudine per grandi aziende come Mountain View, ma stavolta sembrerebbero nascondere una preoccupazione maggiore da parte di Washington.
Google è già stata accusata di evasione fiscale in Cina , Regno Unito , Turchia , Francia e in Italia .
BigG si era già trovata al centro delle analisi di osservatori che l’accusavano di aver approfittato con troppa malizia di scappatoie finanziarie che l’avrebbero portata a risparmiare a danno dei cittadini americani circa 3,1 miliardi di dollari.
E proprio a tal riguardo l’autorità statunitense avrebbe chiesto a Google, nell’ultimo incontro avuto, informazioni riservate più dettagliate su alcune operazioni che hanno comportato il passaggio di risorse alle sue sussidiarie offshore : tre acquisizioni tra cui quella di YouTube, nonché passaggi di proprietà intellettuale e contratti di licenza.
Claudio Tamburrino