È stato appurato che le tecnologie di comunicazione wireless non attentano alla sicurezza dei voli, le autorità di tutto il mondo si stanno muovendo per garantire le autorizzazioni necessarie a lasciare che compagnie aeree e operatori di telecomunicazioni possano farsi spazio in un mercato ancora vergine. Dopo aver appurato che ogni ostacolo tecnico è stato abbattuto, anche la Federal Communications Commission statunitense ha avviato un procedimento volto ad annullare le proibizioni imposte nel 1991 e a consentire alle compagnie aeree di dotarsi degli apparati necessari ad offrire ai passeggeri la possibilità di fruire della rete mobile ad alta quota. Ma la sospensione del bando potrebbe essere resa vana dal Dipartimento dei Trasporti, che ravvisa nelle telefonate a bordo non un pericolo per la sicurezza, ma una scocciatura per i viaggiatori.
La FCC ha dato il via libera alle chiamate in aereo: per “stare al passo con la tecnologia, per garantire alle compagnie la libertà di scegliere” se adeguarsi all’offerta di vettori che hanno base in Europa o in altri paesi del mondo che già hanno abbracciato queste tecnologie. Ora la decisione verrà sottoposta a consultazione pubblica, e l’ultima parola spetterà al Dipartimento dei Trasporti, a cui fa capo la Federal Aviation Administration.
Il Dipartimento dei Trasporti, però, ha già messo le mani avanti : sta già vagliando la possibilità di tornare ad impedire le chiacchierate a bordo. “Nelle scorse settimane abbiamo ascoltato le preoccupazioni delle linee aeree, dei viaggiatori, degli assistenti di volo, dei membri del Congresso e di altri – ha dichiarato Anthony Foxx, a capo del Department of Transportation – e io stesso sono preoccupato da questa eventualità”. Le telefonate a bordo rischiano di diventare un invadente compagno di viaggio : la pensa così il 59 per cento dei cittadini americani, concordano i rappresentanti del sempre più vessato personale di bordo e alcuni membri del Congresso si sono già mossi per farsi interpreti di queste istanze proponendo di imporre la buona educazione per legge.
Ma la FCC non ha esitato a ribattere: “La tecnologia ha dato origine a una nuova realtà di rete riconosciuta dai governi e dalle linee aeree di tutto il mondo – ha spiegato Tom Wheeler, a capo di FCC – La nostra responsabilità è quella di riconoscere l’impatto di questa nuova realtà sulle vecchie regole”. La FCC non può dunque esimersi dall’affrontare il tema dal punto di vista tecnico, e sotto questo aspetto ha riconosciuto che le telefonate ad alta quota sono praticabili. Spetterà poi al Dipartimento dei Trasporti imporre eventuali regolamentazioni all’uso della tecnologia, e alle compagnie aeree tentare di rispondere alle inconciliabili esigenze dei passeggeri che non sanno fare a meno del telefono e di quelli che approfittano dell’aereo per godersi uno sprezzo di silenzio. Così come è stato per la connettività dati, sdoganata nel 2008 a bordo dei velivoli e circoscritta dalle singole compagnie aeree alle attività meno rumorose, le proposte per contenere il disturbo non mancano : JetBlue, ad esempio, medita di istituire uno spazio apposito in cui confinare i passeggeri più molesti.
Gaia Bottà