Da più parti è risuonata un’eco sommessa di sconfitta. La lunga e sfiancante guerra legale tra RealNetworks e l’industria del grande cinema made in Hollywood sembra essere giunta infine al suo termine. E – come già ipotizzabile date le precedenti sentenze – RealNetworks ha perso . Le spese legali dei suoi accusatori costeranno all’azienda di Seattle una cifra che si aggira sui 4,5 milioni di dollari (più di 3 milioni di euro).
Si è così concluso con un armistizio l’aspro contenzioso legale scatenatosi dopo poche settimane dall’annuncio del software RealDVD, capace di effettuare copie di backup di vari film su DVD. RealNetworks ha cioè rinunciato a ricorrere in appello, dando il via libera al rimborso milionario dopo la decisione di un giudice californiano che ha sottolineato come RealDVD serva ad effettuare copie illecite di opere dell’ingegno.
L’azienda di Seattle ha inoltre annunciato che sospenderà di fatto i servizi che hanno permesso a circa 3mila tester di ottenere informazioni aggiuntive come ad esempio le copertine dei vari film in DVD. Si tratta di un colpo mortale per RealNetworks, che ha accettato di non distribuire più alcuna tecnologia atta a violare sistemi anti-copia come il Content Scramble System (CSS).
Tecnologie che, stando alle prime accuse della Motion Picture Association of America (MPAA) nel 2008, avrebbero agito in violazione dei principi del noto Digital Millennium Copyright Act (DMCA). E il giudice statunitense si era trovato d’accordo, emettendo un’ordinanza restrittiva nei confronti di RealNetworks che le impedisse di vendere al pubblico il suo annunciato software.
Un’ordinanza che aveva avuto valore per circa un anno, con la DVD Copy Control Association ad entrare successivamente sul campo di battaglia al fianco degli studios. I vertici di RealNetworks avevano parlato di cartello , di un’unione per boicottare in maniera illecita RealDVD. Ma un giudice californiano aveva stabilito l’insussistenza di tali accuse, assodato che nessuno avesse mai impedito all’azienda di Seattle di procurarsi una licenza.
“Sin dal primo istante in cui questo prodotto è stato introdotto, appariva piuttosto chiaro che violasse i termini di licenza legati a CSS – ha spiegato Jacob Pak, presidente della DVD Copy Control Association – La risoluzione di questo caso dimostra ora quanto sia importante raggiungere accordi essenziali per la sopravvivenza di un’industria dinamica e competitiva”.
Questi stessi accordi potrebbero ora aprire le porte ad un rapporto non più conflittuale tra RealNetworks e l’industria hollywoodiana. Stando alle parole del CEO dell’azienda di Seattle, Bob Kimball, la risoluzione del caso RealDVD porterà ad un positivo connubio tra le tecnologie Real e le grandi pellicole statunitensi.
Mauro Vecchio