C’è chi ha subito sottolineato come si tratti della più vasta azione legale mai intrapresa contro gli scariconi della Rete, finiti in massa nel mirino dello U.S. Copyright Group . Più di 23mila utenti sono così caduti nelle grinfie della società Dunlap, Grubb & Weaver (DGB), vero e proprio braccio armato dei signori statunitensi del diritto d’autore.
23.322 indirizzi IP, rastrellati dai legali di DGB per dare avvio ad una mastodontica citazione di gruppo, in seguito allo scaricamento ripetuto a mezzo BitTorrent dell’action-movie The Expendables (in italiano, I Mercenari), diretto da Sylvester Stallone con la partecipazione straordinaria di molte vecchie glorie del cinema adrenalinico.
Un giudice federale ha ora emesso una serie di ordinanze, che costringano di fatto i singoli provider a consegnare i dati identificativi corrispondenti ai 23mila indirizzi IP . Proprio recentemente una corte dell’Illinois aveva sottolineato come ad un insieme di numeri, quelli dell’indirizzo IP, non corrisponda per forza un colpevole.
E invece la guerra dello U.S. Copyright Group pare destinata a continuare, con migliaia di netizen pronti ad essere individuati e trascinati in massa in un’aula di tribunale. O magari in più di una, visto che un giudice di Washington aveva già proibito l’avvio di citazioni di gruppo che di fatto ignorino l’effettiva residenza di un utente .
Le strategie dei legali di DGB potrebbero ora ricalcare quelle vecchie tattiche già intraprese per conto dei produttori indipendenti di Gray Man e Far Cry , oltre che per Voltage Pictures e il suo acclamato The Hurt Locker . Imporre cioè ai netizen una scelta: pagare subito circa 2mila dollari di multa o affrontare un difficile percorso legale .
Mauro Vecchio