Roma – Negli States le preoccupazioni per i rischi originati dalle torri di telefonia mobile cambiano direzione. In questo caso le emissioni elettromagnetiche non c’entrano: il problema sono le collisioni aeree. Negli USA, infatti, ogni anno muoiono circa 50 milioni di pennuti in “scontri frontali” con torri e altre costruzioni di una certa altezza. Dal momento che i network sono in espansione, e che quindi si prevede che il numero delle torri aumenti, urge una soluzione.
La questione per lungo tempo è rimasta insoluta. “È stato un problema per 50 anni” osserva Joelle Gehring, biologa impegnata al Michigan Natural Features Inventory . “Ma da un anno e mezzo – aggiunge – per la prima volta abbiamo visto l’industria collaborare con gruppi animalisti e ambientalisti per risolverlo”. Secondo alcuni ricercatori, non sono le torri in sé a costituire un problema, ma la loro illuminazione notturna, che spesso non è sufficiente a fare in modo che gli uccelli si rendano conto del rischio di un “impatto imminente”.
Tutte le torri degli impianti di telecomunicazioni alte almeno 200 piedi (oltre 60 metri), così come le torri erette nei pressi degli aeroporti, devono avere un’illuminazione conforme agli standard definiti dalla FAA (Federal Aviation Administration), per essere visibili ai piloti degli aeromobili. Standard che non sono un problema quando la visibilità è ottimale, mentre lo sono in caso di maltempo e nebbia. Sulle torri devono essere accese luci fisse e lampeggianti di colore rosso, ma nubi e nebbia possono offuscarne l’efficacia (soprattutto per quanto riguarda le luci fisse) disorientando i migratori.
Uno studio – riferisce Gehring – ha dimostrato che la rimozione delle luci fisse, con la permanenza delle sole luci lampeggianti, ha portato ad una diminuzione degli incidenti mortali del 71%. L’introduzione di questa soluzione sta facendo scuola anche per altre strutture ed edifici, e potrebbe presto essere adottata come nuovo standard anche a livello internazionale. Per la salvaguardia della fauna volatile.
Dario Bonacina