L’ultima fotografia fatta sul popolo statunitense da due importanti firme del settore parla chiaro: piuttosto che passare una serata al cinema, la maggior parte degli utenti preferisce rimanere a casa giocando ai videogame, siano essi online o meno. Anche in fattore di video guardati, il salotto sembra catalizzare le preferenze degli utenti, che scelgono la TV come mezzo principe per guardare i video, a discapito di computer e smartphone. Nonostante ciò, la popolarità dello streaming video continua a crescere, raggiungendo cifre considerevoli.
Basti considerare che, stando ad alcune stime fatte di recente, ogni minuto che passa su YouTube vengano caricate oltre 20 ore complessive di video, rendendo in proporzione davvero sconfinato l’archivio del sito acquisito pochi anni fa da Google. Nonostante ciò, stando ad una ricerca fatta da Nielsen, nonostante la crescita del web come risorsa video, il 99 per cento degli utenti statunitensi preferisce guardare i video sul televisore. La ricerca, che per ovvi motivi non tiene conto dei video scaricati dal web e visualizzati sul televisore, indica che, nonostante si abbia un numero di 113 milioni di utenti che guardano circa tre ore al mese di video online e 13 milioni di utenti dotati di smartphone che guardano una media di 3,5 ore di video sui propri dispositivi, il paragone con il vecchio televisore non regge.
Stando alle stime sarebbero quasi 154 le ore di televisione che gli utenti statunitensi si concederebbero mensilmente. Un numero che la dice lunga, e che sembra in netto contrasto con lo stile di vita iperconnesso riscontrabile in molti paesi dell’occidente. Secondo gli esperti, una percentuale così alta è dovuta anche a fattori non trascurabili, che vedono nel salotto – il luogo tipico in cui è solitamente posizionato il televisore – come nucleo della vita casalinga, senza dimenticare, inoltre, la possibilità di fruire di una seduta più comoda e rilassata.
Dal report emerge anche che ad utilizzare di più il televisore sono gli over 65, con una media di 210 ore al mese rispetto alle 180 del range di età dai 2 agli 11 anni. Di contro, il gruppo più ricettivo verso i video via web si è dimostrato essere quello compreso tra i 18 e i 24 anni, con una media di 5 ore al mese, mentre lo schermo degli smartphone impiega in media 6,5 ore degli utenti tra i 13 e i 17 anni: un dato comprensibile, quest’ultimo, dal momento che i dispositivi mobile sono spesso considerati in quella particolare fascia d’età una vera e propria estensione degli arti superiori.
Che il salotto sia l’ambiente preferito dall’audience statunitense è un dato confermato anche da un’altra ricerca, effettuata da NPD Group, secondo la quale gli utenti preferiscono passare la serata a casa giocando ai videogame piuttosto che uscire ed andare al cinema. Dai dati emersi dallo studio si evince che negli ultimi sei mesi solo il 53 per cento degli intervistati ha dichiarato di essersi recato al cinema, contro il 63 per cento di utenti che ha dichiarato di aver giocato ai videogame. Nonostante un calo delle vendite registrato in seguito alla crisi economica, il settore videoludico sarebbe ancora piuttosto folorido, vantando una media di circa 38 dollari pro capite spesi mensilmente in prodotti videoludici.
Vincenzo Gentile