Si erano dichiarati non colpevoli i sei manager travolti dalle accuse di insider trading maturate nell’indagine della Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense alla fine del 2009. Tra questi, Rajiv Goel, ex-direttore della divisione investimenti strategici presso Intel Capital, che ora ha deciso di vuotare il sacco di fronte a un giudice di Manhattan.
Goel ha ammesso la sua colpevolezza , spiegando meglio alla corte newyorchese il suo ruolo all’interno dell’imponente schema di soffiate che aveva portato nelle tasche dei sei manager una cifra pari a 25 milioni di dollari, tra il gennaio e il luglio dello scorso anno. Dichiarazioni che hanno aggravato ulteriormente la situazione di Raj Rajaratnam, fondatore del Galleon Group .
Goel avrebbe rifornito Rajaratnam di preziose informazioni sulle attività di Intel, all’interno di un rapporto d’amicizia che dura da 25 anni. In particolare, l’ex-manager di Intel ha dichiarato di aver passato a quello che è attualmente uno degli imprenditori più ricchi degli Stati Uniti dati non ancora resi noti relativi ai profitti del 2007 . Oltre ad una serie di informazioni riservate sul pianificato accordo tra Clearwire Corporation e Sprint Nexel .
L’ex-manager di Intel ha quindi ammesso di aver ottenuto pagamenti come ricompensa delle informazioni divulgate. Goel verrà ora processato per frode e associazione a delinquere, attendendo una pena che potrebbe raggiungere i 20 anni di detenzione . Rajaratnam, da par suo, ha continuato a negare ogni responsabilità nello scandalo che ha travolto il suo gruppo.
Mauro Vecchio