I cosiddetti young adults sono quella categoria di individui che presentano un’età che va dai 18 ai 29 anni. Una ricerca del Pew Research Center ha messo sotto la lente questi ultimi in rapporto alle fonti di notizie, scoprendo che Internet è lo strumento più usato per accedere alle notizie negli USA.
Nel 2010, il 65 per cento dei netizen inferiori ai trent’anni di età ha citato Internet come maggior veicolo di accesso alle informazioni , percentuale quasi doppia rispetto al 34 per cento registrato nel 2007. Il numero di persone che considerano la televisione come fonte di informazione è calato dal 68 al 52 per cento durante l’ultimo triennio.
Per quanto concerne gli adulti, fra i 1500 cittadini statunitensi intervistati, il 41 per cento afferma di rivolgersi alla Rete per accedere alle notizie nazionali e internazionali, rispetto al 17 per cento del 2007. Il 66 per cento (in confronto al 74) ha invece citato la TV come mezzo di comunicazione maggiormente in uso tra gli altri gruppi di età. La percentuale di individui di 65 anni e più anziani che si muove in rete è cresciuta dal 5 al 14 per cento nonostante il tubo catodico e i suoi derivati rimangano la fonte principale per il 79 per cento del campione.
Nei prossimi anni, Internet potrebbe raggiungere o addirittura sorpassare la TV in qualità di risorsa informativa per coloro che hanno dai 30 ai 49 anni di età, afferma , stima il Pew: “Attualmente, il 48 per cento cita Internet come fonte principale di informazione (in rialzo di 16 punti dal 2007) e il 63 per cento la televisione (in ribasso di 8 punti)”.
Riguardo agli indicatori di istruzione , la TV rimane il mezzo più usato tra i meno istruiti . I laureati presso i college che citano Internet segnano una percentuale del 51 per cento rispetto al 54 della TV, mentre il 29 per cento tra coloro che possiedono un diploma di scuola superiore dichiarano di fruire della Rete rispetto al 75 per cento che continua a servirsi della TV. Stesso tendenza per gli indicatori di reddito: il 54 per cento dei più ricchi cita Internet in confronto al 34 per cento dei meno abbienti.
Un dato interessante riguarda la radio, che mantiene una posizione di tutto rispetto: il 16 per cento degli intervistati continua a citarla come fonte di informazione preponderante. In crescita, inoltre, l’uso di social network come Facebook e Twitter da parte dei media tradizionali per la costruzione delle notizie.
Secondo Andrew Kohut, presidente del Pew Research Center , i cittadini d’Oltreoceano affermano di passare molto più tempo alla ricerca di informazione rispetto agli anni passati grazie alla crescente disponibilità di canali alternativi.
Cristina Sciannamblo