USA, l'ora dei McCracker

USA, l'ora dei McCracker

Svaligiati alcuni database di un partner della nota catena McDonald's. La cybergang avrebbe in mano informazioni personali utili per l'invio di messaggi promozionali. Escluse fughe di numeri di carte di credito. Ora si teme il phishing
Svaligiati alcuni database di un partner della nota catena McDonald's. La cybergang avrebbe in mano informazioni personali utili per l'invio di messaggi promozionali. Escluse fughe di numeri di carte di credito. Ora si teme il phishing

L’allarme è stato lanciato attraverso una lettera indirizzata a tutti i clienti statunitensi dell’arcinota catena di fast food McDonald’s. Un gruppo di misteriosi cracker è infatti riuscito ad intrufolarsi tra i vasti meandri di alcuni database gestiti per conto di Arc Worldwide , società assoldata dal colosso a stelle e strisce per la raccolta e la distribuzione di messaggi promozionali .

I cybermalviventi hanno così violato una serie di archivi contenenti dati personali come nomi completi, indirizzi di posta elettronica, numeri di telefono cellulare e più in generale preferenze di consumo . All’intrusione potrebbe ora seguire una massiva campagna di phishing, come sottolineato dall’avviso della stessa McDonald’s. Tutti gli utenti che riceveranno richieste o proposte a mezzo posta dovranno contattare immediatamente il customer satisfaction team dell’azienda.

Quello che rimane tuttora ignoto è il numero – anche solo una stima a caldo – dei clienti colpiti dalla grande fuga di dati. McDonald’s ha sottolineato come il trasferimento di dati sensibili come numeri di previdenza sociale e carte di credito sia del tutto da escludere. Le informazioni passate nelle mani dei cracker sarebbero invece quelle utili per contattare una certa tipologia di cliente, a scopi meramente promozionali.

Il misterioso gruppo di cracker ha dunque attaccato i database gestiti dal business-partner di McDonald’s Arc Worldwide , che aveva provveduto nel tempo alla raccolta di dati attingendo a vari siti ufficiali della catena . Tra questi, mcdonalds.com , mcdonaldsmom.com e mcdlive.com . La cybergang avrebbe ora in mano le preferenze e le attitudini dei clienti, potenzialmente sfruttabili per l’ottenimento di dati finanziari.

Mauro Vecchio

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
15 dic 2010
Link copiato negli appunti