Roma – La guerra alla contraffazione e alla pirateria di Microsoft non si combatte solo nei paesi in via di sviluppo, come la Malaysia, ma anche in madre patria, gli Stati Uniti. Con il più duro attacco dell’anno alla distribuzione e alla copia non autorizzata dei propri prodotti in USA, negli scorsi giorni Microsoft ha denunciato 12 rivenditori in sei diversi stati nordamericani.
I rivenditori sono stati accusati da Microsoft di aver contraffatto e copiato abusivamente diversi software di quest’ultima, primi fra tutti Windows XP e Office XP, ma anche Windows Small Business Server e altri prodotti il cui costo supera il migliaio di dollari a licenza.
La pratica più frequente, fra i rivenditori, è notoriamente quella di preinstallare sui PC venduti copie di Windows e di Office non accompagnate dalla relativa licenza.
Margo Day, vicepresidente di Microsoft U.S. partners, ha detto che la propria azienda ha sporto le querele solo dopo aver inviato ai trasgressori lettere di diffida. Ha fatto notare che la comunità dei system builder è stata molto utile nell’aiutare Microsoft a risalire ai negozi che, secondo quest’ultima, distribuiscono agli acquirenti software piratati.