Dovranno mostrare i post di Facebook, i testi delle email e di altre comunicazioni private: è la richiesta che un giudice di una corte federale del Colorado ha rivolto a un gruppo di donne che hanno denunciato il proprio datore di lavoro per molestie sessuali.
Wendy Cabrera e altre lavoratrici dell’azienda Honeybaked Ham hanno portato in tribunale il proprio responsabile di zona dopo ripetuti episodi di molestie sessuali e di licenziamenti giunti in seguito alle proteste. L’azienda ha spiegato che le donne hanno invece condiviso su Facebook opinioni sul caso legale e sulle aspettative di risarcimento in caso di sentenza a loro favore. Il giudice Michael E. Hegarty sostiene dunque che tali informazioni potrebbero essere rilevanti nell’ambito del dibattimento legale.
Un consulente tecnico d’ufficio si occuperà quindi di visionare e analizzare i contenuti condivisi dalle querelanti e che secondo la difesa non avrebbero dovuto essere pubblicati: SMS, post condivisi attraverso i social media, email, blog e foto prodotti a partire dal primo gennaio 2009 .
L’ordine del giudice arriva a poco tempo di distanza dalla decisione presa dall’attuale governatore della California Jerry Brown, il quale ha annunciato l’introduzione di due leggi a tutela della privacy di milioni di studenti e dipendenti nello stato statunitense, in base alla quale i datori di lavoro e le istituzioni universitarie non potranno più controllare le attività social di alunni e sottoposti.
Cristina Sciannamblo