È accaduto in una comune abitazione della città di Arkadelphia, nello stato statunitense dell’Arkansas. Un ragazzino di 16 anni ha citato in giudizio sua madre per molestie . Ma non si tratta di sgraditi approcci sessuali, bensì di ripetute intrusioni avvenute su un profilo del popolare social network in blu: Facebook.
Ad essere violato non è stato dunque un corpo fisico, ma una delle attuali identità social, precisamente quella del figlio di Denise New, la madre statunitense che alla metà del prossimo maggio dovrà presentarsi davanti ad un tribunale locale. Trascinata in aula dal suo stesso pargolo, che l’ ha denunciata per intrusione informatica, modifica di password e soprattutto diffamazione a mezzo Internet .
Stando alle accuse del ragazzo, la donna avrebbe pubblicato una serie di messaggi su Facebook, tutti lesivi della sua dignità, relativamente a fatti della sua vita personale. Per sua stessa ammissione, Denise New aveva deciso di dare un’occhiata alla pagina Facebook del ragazzo una volta contattata da un amico del figlio, preoccupato per la sua situazione sentimentale.
Pare che il ragazzo si fosse lanciato in auto verso Hot Springs a tutta velocità, a causa di una determinata ragazza. Allarmata, la madre si era quindi intrufolata nel suo account, credendo – come poi sostenuto nel corso di un’intervista con i media locali – di essere perfettamente in diritto di farlo . Denise New è infatti rimasta allibita davanti alla decisione del figlio di denunciarla per molestie, annunciando una battaglia infuocata in tribunale.
Mauro Vecchio