Sono entrate in vigore le nuove regole delineate dalla FCC (Federal Communications Commission) in merito alla net neutrality, nonostante l’ acceso dibattito che ha accompagnato la loro approvazione e la strenua opposizione degli Internet Service Provider.
L’ultimo ostacolo è stato rimosso dalla decisione della Corte d’Appello che ha respinto la richiesta dei fornitori di connettività di sospendere le nuove regole della FCC per l’Open Internet: i richiedenti non hanno fornito prove sufficienti della necessità di un rinvio delle regole che stabiliscono i punti fondamentali e basilari su cui far funzionare la rete e le connessioni per mantenerle libere ed aperte.
“Si tratta di una grande vittoria per gli innovatori e gli utenti di Internet – ha dichiarato il Presidente di FCC Tom Wheeler – Presto vi sarà un arbitro a vigilare sulla velocità, l’apertura e la giustizia di Internet”. Confermano l’entusiasmo gli attivisti di Public Knowledge , che da tempo sostengono la causa di una Rete neutrale.
A fine marzo la Commissione federale ha presentato il documento di 400 pagine contenenti le nuove regole per delineare la net neutrality negli Stati Uniti, regole che ora sono entrate in vigore. Da allora sono state diverse le manovre per cercare di ostacolarne l’approvazione o quanto meno l’efficacia: oltre al ricorso alla giustizia da parte degli ISP, per esempio, è stata presentata una proposta, legata alla definizione del budget federale per il 2016 e voluta in particolare dai Repubblicani, che punta a sminuire i poteri conferiti alla FCC contenendo le dotazioni finanziarie, in modo da impedirle di svolgere tutte le funzioni di controllo previste rispetto alla neutralità della rete.
Claudio Tamburrino