L’immagine dell’assiduo frequentatore di Internet intento a smanettare col computer nel buio della propria stanza è definitivamente tramontata. Secondo una ricerca del Pew Research Center , sembra che i netizen d’Oltreoceano, e in particolare gli amanti dei social network, si impegnino nel volontariato molto più di coloro che praticano poco la Rete .
L’80 per cento degli utenti intervistati ha dichiarato di essere coinvolto in attività di volontariato rispetto al 56 per cento di coloro che non navigano in Rete. La percentuale degli iscritti ai network sociali è leggermente superiore e arriva a toccare l’85 per cento nel caso di Twitter.
“Uno degli aspetti straordinari di questi dati è la risolutezza degli individui nel momento in cui divengono attivi all’interno dei gruppi non profit”, nota Kristen Purcell, direttore dell’area ricerca del Pew e coautore dello studio. “Molti apprezzano le dimensioni sociali del coinvolgimento, ma ciò che davvero vogliono è avere impatto. La maggior parte dichiara di essere stato fiero del gruppo di appartenenza e meno della metà afferma di aver portato a termine qualcosa che non avrebbe potuto completare da solo”.
Secondo Aaron Smith, ricercatore del Pew, ciò che è importante notare è che il 25 per cento degli adulti statunitensi non fa parte di nessuna organizzazione interpellata, riportando motivazioni legate allo stress, alla salute o ad altri aspetti che limitano la possibilità di essere impegnati. E circa la metà di loro sostiene che la mancanza di accesso a Internet sia un ostacolo all’impegno. Anche in sua assenza, dunque, Internet sembra essere uno dei fattori che influenzano il comportamento dei gruppi nella vita reale nell’epoca digitale.
A livello personale, i cittadini statunitensi impegnati nel volontariato affermano che il Web ha avuto un’importanza sostanziale nel favorire i contatti con le organizzazioni. Più della metà (53 per cento) afferma che Internet ha giocato un ruolo chiave in merito all’aggiornamento, ma meno di un quarto degli intervistati (il 24 per cento) trova che la Rete sia stata influente sulla volontà di dedicarsi al volontariato o sulla disponibilità a donare denaro.
Secondo gli osservatori, lo studio Pew dimostra che Internet è uno strumento che aiuta a essere più vicini e connessi, aspetto per molti ascrivibile al potere politico della Rete. Quest’ultima, dunque, emerge come un mezzo di comunicazione che riduce facilmente la fatica di raggiungere migliaia, se non milioni, di persone. Tuttavia, si argomenta, nonostante il Web garantisca la diffusione di organizzazioni non profit e partiti politici, non è detto che favorisca anche la loro popolarità.
Cristina Sciannamblo