“Attacco alla festa del professore”: il titolo di un invito trasmesso via Facebook che ha causato l’arresto di sei adolescenti statunitensi, iscritte alla scuola media della città di Carson, nello stato del Nevada.
Una delle sei ragazze agli arresti avrebbe invitato cento suoi compagni di scuola all’evento incriminato, al quale, nel giro di una giornata, avrebbero aderito in diciotto.
Dan Sadler, preside della Carson Middle School , ha dichiarato che la ragazza ideatrice della bravata sarebbe stata arrestata insieme ad altre cinque compagne di studi perché accusate di aver inviato minacce contro alcuni insegnanti attraverso il social network . Questa la ragione, secondo il dirigente, del severo provvedimento deciso dalla scuola e dalla polizia: “Le stragi a scuola accadono nella realtà. Questo il motivo per cui abbiamo reagito così seriamente. Non va bene e non è divertente al giorno d’oggi e a questa età minacciare gli insegnanti”.
Sebbene le studentesse sostengano si tratti di uno scherzo, Sadler fa notare che l’arresto è avvenuto lo stesso giorno nel quale uno studente del Nebraska sotto sospensione ha sparato al preside della scuola uccidendolo e ferito un collaboratore, prima di abbandonare il campus e suicidarsi.
Il vice sceriffo di Carson City, Jessica Rivera, precisa che nel messaggio sotto accusa non sono specificati i dettagli per mezzo dei quali sarebbe dovuto avvenire l’attacco ai professori. “Anche se le sei ragazze volevano solo scherzare, nessuno può sapere in che modo gli altri partecipanti all’evento avrebbero portato a termine il compito”, afferma l’agente di polizia.
Le studentesse sono stata rilasciate sotto custodia dei genitori e cinque di loro subiranno una sospensione che andrà dai tre ai cinque giorni. L’invito su Facebook è stato rimosso dai genitori dell’autrice.
E sul rapporto che insegnanti e studenti intrattengono attraverso i social network molte scuole e distretti a stelle e strisce stanno preparando dei regolamenti che stabiliscono le misure di tali interazioni, molto spesso arrivando a vietarle del tutto.
È il caso del codice di comportamento approvato dal Consiglio per l’educazione dello stato del Virginia, il quale, sostanzialmente, vieta il rapporto studente-insegnate tenuto via SMS, social network e giochi online.
Cristina Sciannamblo