I soliti cracker cinesi hanno preso di mira l’ennesimo servizio statunitense di interesse pubblico, vale a dire i sistemi della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) che controllano la rete satellitare per il monitoraggio del clima e delle condizioni atmosferiche del Pianeta. È stata interrotta la rete di comunicazioni con l’Europa, sono stati danneggiati i voli aerei e sono peggiorate (ancorché leggermente) le previsioni del tempo del futuro prossimo venturo.
L’incidente è avvenuto lo scorso settembre, dicono le fonti riservate , ma al NOAA non se ne è parlato (nemmeno internamente) almeno sino al 20 ottobre, e ci sono volute altre due settimane per comunicare, il 4 novembre, la natura malevola del problema al Dipartimento del Commercio americano.
L’intrusione ha coinvolto 4 server del NOAA incaricati di processare i dati e le immagini provenienti dai satelliti geostazionari che tengono sotto controllo tempeste, temperatura e gli altri fenomeni del complesso sistema meteorologico del Pianeta, e la prima reazione dell’agenzia è stata interrompere il flusso di comunicazione dei suddetti dati alle rispettive agenzie europee, alle organizzazioni per la prevenzione di disastri (negli USA), ai sistemi delle compagnie di volo, alle aziende di spedizioni e altro ancora.
L’interruzione delle comunicazioni – necessaria a mitigare gli attacchi, ha poi ammesso NOAA – non è durata molto, ma gli effetti pratici si faranno sentire in prospettiva anche sulle previsioni del tempo a lungo termine. Il fatto che l’agenzia abbia inizialmente nascosto l’incidente ha provocato l’ira di Frank Wolf, parlamentare repubblicano del Congresso che ha parlato di vere e proprie bugie propinate al popolo americano. Un’indagine sul comportamento del personale NOAA è attualmente in corso.
Alfonso Maruccia