Il Wall Street Journal ha riportato la notizia che la Federal Communication Commission (FCC), appena due settimane dopo la chiusura delle indagini della FTC, avrebbe aperto una nuova inchiesta per valutare se Google abbia violato le leggi durante la raccolta di dati provenienti dalle reti WiFi attraverso il suo programma di mappatura Street View. Sulla questione, come noto, anche la Procura di Roma , dopo l’invio dell’istruttoria da parte del Garante della Privacy, aveva aperto un’inchiesta.
L’indagine della FCC è stata richiesta, almeno in parte, da una denuncia sulle azioni di Google di Electronic Privacy Information Center , un gruppo di ricerca di interesse pubblico. In una lettera del 18 maggio alla Commissione, Marc Rotenberg, direttore esecutivo del gruppo, aveva dichiarato che le azioni di Google potevano aver violato la sezione 705 del Communications Act, che vieta l’intercettazione delle comunicazioni radio senza autorizzazione, e la legge federale sulle intercettazioni.
Il nodo della vicenda, al vaglio degli inquirenti, era la possibilità che con le Gcar potevano essere state captate informazioni sensibili presenti sulle reti WiFi durante il percorso di registrazione. Le google car che girano per le strade, infatti, non hanno solo catturano immagini ma hanno raccolto anche il traffico delle comunicazioni wirless di case o di imprese incontrate.
A seguito della pubblicizzazione della notizia Mountain View si era scusata , ammetendo che la raccolta accidentale di tali dati era stata un errore di cui la società era profonfamente spiacente. Dopo ripetute promesse e rassicurazioni da parte di Google la FCC statunitense aveva bloccato le indagini. L’impegno sul destino di tali dati, o meglio la garanzia di non utilizzarli in qualsiasi prodotto o servizio di Google, ora e in futuro, mitigando il danno potenziale per l’intera cittadinanza coinvolta, non ha però convinto del tutto l’agenzia gemella della FTC, che ha deciso di aggiunge nuove tensioni su Street View con l’apertura di una nuova inchiesta.
“Mentre l’agenzia era incaricata di sorvegliare l’etere pubblico, noi siamo impegnati a garantire che i consumatori colpiti da questa violazione della privacy ricevano un resoconto completo e giusto” ha dichiarato in un comunicato Michele Ellison, capo dell’ufficio esecutivo della FCC. Dobbiamo affrontare la questione – ha chiarito la FCC – di come i consumatori possono essere danneggiati dalla raccolta di tali dati dalle reti WiFi, e analizzare se queste violino le leggi che proteggono la privacy dei consumatori .
Raffaella Gargiulo