Gli ingenti tagli al bilancio USA non risparmiano neppure la Rete, rischiando di infliggere una battuta di arresto al piano sulla trasparenza inaugurato dall’era Obama. La Casa Bianca ha ordinato al governo federale di eliminare 24mila siti web entro la metà del prossimo anno, allo scopo di ridurre la spesa e spingere i cittadini ad accedere ai portali ufficiali.
La decisione arriva dopo la constatazione del fatto che molti spazi digitali gestiti per conto del governo sono ridondanti, non aggiornati e poco user-friendly . Per cominciare, l’ufficio che coordina il management e il budget ha stabilito di congelare per 90 giorni i nuovi domini “.gov” registrati, mentre il Dipartimento per l’Energia ha già cominciato a consolidare i propri siti, risparmiando ai contribuenti 10 milioni di dollari all’anno.
Degli oltre 20mila siti, il governo federale manterrà 2mila domini .gov , il cui 25 per cento si intende smaltire nei mesi a venire, per arrivare fino al 50 per cento entro l’anno.
A questa decisione seguono (non è dato sapere se come conseguenza diretta o come caso fortuito) le dimissioni di Vivek Kundra , capo dell’ufficio informatico della Casa Bianca. Lascerà ufficialmente la carica in agosto per raccogliere la proposta arrivata dall’Università di Harvard.
Kundra è stato considerato da più parti, e dallo stesso Obama che lo ha voluto nella sua squadra, un innovatore. In due anni e mezzo di servizio ha supervisionato l’investimento di 80 miliardi di dollari (circa 56 miliardi di euro) spesi in progetti IT . Uno dei progetti diretti dall’ormai ex-CIO è il portale data.gov , uno spazio digitale che archivia e mette a disposizione di tutti i cittadini tutti quei documenti non classificati come privati o confidenziali e considerati di pubblica utilità.
A Kundra, che da subito ha svolto il ruolo di esecutore materiale dell’ open government voluto da Obama, si deve anche l’ introduzione di una massiccia dose di cloud computing all’interno dell’amministrazione federale. Al momento, non si conoscono i motivi che lo hanno spinto a lasciare il proprio incarico, al di là dell’offerta ricevuta da Harvard. Non è un mistero, tuttavia, che lo stesso Kundra abbia personalmente criticato la difficoltà del governo di adottare sistemi tecnologici innovativi , quali lo stesso cloud computing e le piattaforme social per la condivisione delle informazioni.
Cristina Sciannamblo