Finisce fuori dal tribunale la controversia tra T-Mobile e EZ Texting . Questi i termini della questione: T-Mobile Usa, filiale dell’operatore multinazionale di telefonia mobile, decide di annullare la fornitura dei servizi a EZ Texting, società specializzata nel marketing mobile e, in particolare, nei servizi di messaggistica cellulare. Secondo il management, EZ Texting era “colpevole” di contare tra i propri clienti un sito che diffondeva messaggi sull’uso della marijuana per scopi clinici. Ma ora la questione è stata chiusa con un accordo extra-giudiziale dai termini non ancora chiariti.
Gli ultimi aggiornamenti provenienti da oltreoceano riferiscono di un accordo sopraggiunto tra le parti, all’interno della causa civile intentata da EZ . Proprio in una recentissima dichiarazione, l’azienda di messaggistica cellulare afferma che, “sebbene i termini della nuova intesa con il provider rimangono segreti, EZ Texting e T-Mobile si impegneranno a rispettare tutte le leggi e le norme d’uso in materia di marketing mobile via SMS secondo l’offerta di T-Mobile ai propri clienti”.
I legali coinvolti nel processo affermano che, secondo l’accordo raggiunto, T-Mobile dovrà “sbloccare” i servizi di EZ Texting nell’area di New York, ma non è chiaro se il carrier wireless consentirà l’invio di SMS da parte di legalmarijuanadispensary.com , attraverso i quali venivano fornite indicazioni logistiche sullo shop di marijuana medica più vicino.
Public Knowledge , associazione di consumatori americana, sostiene che un caso del genere riporta sotto i riflettori la petizione presentata alla Federal Communications Commission (FCC) nel 2007 , con la quale alcuni gruppi in difesa del cliente chiedevano, sostanzialmente, l’inclusione della messaggistica telefonica all’interno dei regolamenti sui servizi di telecomunicazioni , che sottostanno a norme chiare in materia di controllo e divieti.
Secondo Gigi Sohn, presidente di Public Knowledge, “è necessario che FCC decida una volta per tutte di fermare l’arbitrarietà con la quale i carrier wireless interrompono la fornitura dei loro servizi ai diversi clienti. Solo attraverso la chiarezza dei regolamenti – prosegue Sohn – potranno cessare le discriminazioni e potrà essere finalmente affermato il proncipio della net neutrality “.
Cristina Sciannamblo