Per uno Shuttle che va in pensione, ha preso il volo il suo successore Ares, anche se in ritardo rispetto alla tabella di marcia. Alle 15:30 GMT del 28 ottobre il primo prototipo del vettore si è staccato , senza equipaggio , dal Kennedy Space Center di Cape Canaveral per il primo vero test sub-orbitale. Più 700 sensori posizionati in vari punti della struttura alta più di 100 metri dovrebbero aver restituito ai tecnici NASA una enorme quantità di dati su cui lavorare.
Il vettore, che esternamente ricorda le fattezze del binomio anni ’70 Apollo/Saturn V , ha scalato il cielo per circa due minuti, raggiungendo una velocità pari a Mach 4,76 e portandosi ad un altitudine di 150mila piedi prima del distacco del primo stadio, recuperato poi nell’oceano, dal finto upper stage contenente la capsula dell’equipaggio, il modulo di servizio e quello di salvataggio.
Un volo sperimentale dunque, necessario all’acquisizione di informazioni relative alla sicurezza degli astronauti e della navicella stessa. In ogni caso si tratta della prima uscita televisiva del Programma Constellation , destinato a costituire la nuova generazione di veicoli e strumenti a disposizione dell’agenzia spaziale statunitense.
Divisa tra problemi di bilancio e una sempre più pericolante flotta di Shuttle, NASA rischia di dover andare fino in Russia per chiedere un passaggio agli ex rivali . Dal 2010 Discovery, Atlantis ed Endeavour andranno in pensione e Ares dovrà essere operativo per evitare questo “smacco morale”.
C’è poi il problema degli obiettivi: NASA non può continuare a fare da corriere espresso per la ISS , la Stazione Spaziale Internazionale. In molti spingono da tempo affinché i funzionari puntino i loro occhi su Marte, rilanciando la corsa allo Spazio , che dopo la conquista della Luna si è arrestata. Nonostante anche un veterano come Buzz Aldrin si sia espresso a favore del Pianeta Rosso, quest’ultimo sembra essere una destinazione troppo costosa. Più facile dirigersi verso qualche grande ammasso roccioso della fascia degli asteroidi.
In ogni caso questa missione di collaudo è costata 445 milioni di dollari : un salasso per le casse dell’ente spaziale statunitense che attende con ansia il placet della Casa Bianca per continuare con il programma. Il presidente Obama sembrerebbe intenzionato a procedere con lo sviluppo di uno solo dei tre razzi che compongono Constellation: l’Ares V, il più grande che in origine era stato progettato per il trasporto di materiali. La decisione è attesa per novembre.
Giorgio Pontico