USA, primo round contro lo streaming

USA, primo round contro lo streaming

Nuovo assalto dei lottatori legali della Ultimate Fighting Championship (UFC) alla piattaforma Justin.tv. Se ne sarebbe infischiata di avvertimenti e minacce, già colpevole di aver trasmesso incontri in maniera illecita
Nuovo assalto dei lottatori legali della Ultimate Fighting Championship (UFC) alla piattaforma Justin.tv. Se ne sarebbe infischiata di avvertimenti e minacce, già colpevole di aver trasmesso incontri in maniera illecita

I suoi temibili lottatori legali sono tornati all’attacco , sul ring infuocato che vede da tempo contrapposti i signori del copyright e i principali protagonisti dello streaming non autorizzato. I responsabili della piattaforma californiana Justin.tv dovranno ora vedersela con gli avvocati di Zuffa LLC, la parent company che gestisce il business multimilionario legato alle arti marziali miste dell’organizzazione Ultimate Fighting Championship (UFC).

Una causa legale è stata recentemente avviata presso una corte dello stato del Nevada, nell’estremo tentativo di stroncare la trasmissione illecita di vari eventi organizzati da UFC. Zuffa LLC è attualmente responsabile di un giro d’affari pari a 380 milioni di dollari, provenienti dalla visione in pay per view dei vari incontri. Un business ostacolato dallo streaming di Justin.tv , che avrebbe permesso ad almeno centomila utenti di guardarsi un match in maniera del tutto gratuita .

Stando alla visione illustrata dai legali di Zuffa LLC, i responsabili di Justin.tv non avrebbero mai fatto alcunché per bloccare le trasmissioni, infischiandosene del continuo sollecito dei legali della società . L’indifferenza mostrata dalla piattaforma avrebbe costretto i detentori dei diritti al regolamento dei conti in un’aula di tribunale. Partendo dal presupposto che gli utenti di Justin.tv siano principalmente in cerca di contenuti in violazione del copyright.

Zuffa LLC e UFC si erano già mosse alla fine dello scorso luglio, cercando di convincere un giudice del Nevada ad emanare una specifica ordinanza contro i siti Justin.tv e Ustream . I legali della società avevano cercato di ottenere migliaia di indirizzi IP , oltre a farsi due calcoli per il potenziale rimborso da parte delle piattaforme. Cinque milioni di dollari erano stati stimati, dato che un evento dal vivo di UFC costa all’appassionato tra i 40 e i 50 dollari .

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
25 gen 2011
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