Nel 2008 avevano frodato decine di migliaia di utenti vendendo falsi antivirus per un totale di 100 milioni di dollari, attualmente depositati in una banca ucraina per conto di un’azienda fittizia basate nel Belize. Shaileshkumar P. Jain, James Reno e Bjorn Daniel Sundin, quest’ultimo cittadino svedese, si dovranno difendere da questa accusa di fronte a un giudice dell’Illinois, a Chicago. Tutti e tre rischiano fino a 20 anni di reclusione 250mila dollari di multa.
Il trio avrebbe terrorizzato gli utenti con la minaccia di malware inesistente per vendere un prodotto altrettanto inesistente incassando le quote, tra i 30 e 70 dollari ciascuna, versate dagli ignari compratori. Oltre all’azienda regolarmente registrata in Belize, la Innovative Marketing , avevano messo in piedi un call center per “assistere” gli utenti scontenti, le cui chiamate provenivano da più di 60 stati diversi sparsi per il globo.
L’utente incappava nella trappola cliccando su un banner appositamente preparato che reindirizzava a una pagina su cui compariva una finta finestra addobbata per l’occasione, in modo da simulare una scansione alla ricerca di malware. Dopo l’esito ovviamente positivo della ricerca veniva chiesto di scaricare un software che avrebbe risolto il problema. Nel pacchetto scaricato però non si trovava l’antivirus ma solo pochi file di piccole dimensioni : l’essenziale per salvare le apparenze almeno in un primo momento.
Nonostante il buonsenso e gli avvertimenti di molti esperti, il mercato delle truffe online è destina a crescere ancora secondo Kevin Stevens, di SecureWorks: ha ricordato che quella attuata dai tre protagonisti di questa vicenda non è altro che una delle tante modalità con cui trarre in inganno gli utenti meno esperti.
Attualmente nessuno dei tre è stato preso in custodia dalle forze dell’ordine statunitensi poiché Sundin si ritiene si trovi in Svezia mentre Shailesshkumar sarebbe stato localizzato in Ucraina. L’unico a trovarsi sotto la giurisdizione USA sarebbe quindi Reno, residente nei pressi di Cincinnati.
Giorgio Pontico