Tempi duri per gli untori dello scareware: una corte federale statunitense ha comminato una multa pari a 163 milioni di dollari (circa 126 milioni di euro) a un’azienda di marketing tecnologico giudicata colpevole di aver condotto pratiche promozionali scorrette.
Il caso rientra in una più vasta operazione guidata dalla Federal Trade Commission , impegnata nella difesa dei consumatori da trappole tese attraverso spyware e malware. Il procedimento giudiziario in questione ha origine nel 2008, quando FTC accusa Kristy Ross, fondatrice di Innovative Marketing, di aver usato i cosiddetti scareware per ingannare gli utenti facendo credere loro che il computer in uso fosse stato colpito da un virus , quindi proponendo l’acquisto di software per il ripristino del sistema che, in realtà, non era mai stato infettato.
Nello specifico, l’azienda sotto accusa diffondeva i messaggi ingannevoli con i nomi di WinFixer , WinAntiVirus e WinAntiVirusPro. Secondo l’accusa, l’operazione ingannevole è stata realizzata attraverso sofisticati messaggi promozionali online, veicolati attraverso network pubblicitari e siti Web popolari. Il costo dei software acquistati per eliminare i finti malware oscillava tra i 40 e i 60 dollari (dai 30 ai 45 euro circa).
Sono stati condannati alla pena pecuniaria anche altri due responsabili dell’azienda, Sam Jain e Daniel Sundin mentre negli scorsi anni altri ingranaggi della truffa sono incorsi nella medesima disputa giudiziaria grazie all’intervento di FTC. La corte, inoltre, ha proibito a Kristy Ross di vendere software di sicurezza per PC e qualsiasi altro tipo di programma che interferisca con l’uso del computer da parte degli utenti.
Cristina Sciannamblo