Tempo 18 mesi e le fregate della marina statunitense dovrebbero cominciare dotarsi di “R2-D2” a raggi laser, torrette rotanti dotate di tanta potenza di fuoco quanta ne serve per fermare missili, imbarcazioni e altri generi di pericoli che popolano i sette mari. Il committente, l’Office of Naval Research (ONR), ha commissionato la fornitura a Northrop Grumman .
L’accordo, dal valore di 98 milioni di dollari, prevede che Northrop Grumman offra entro i succitati 18 mesi una dimostrazione dinamica e “in tempo reale” della nuova arma, espressamente pensata per la dotazione delle navi dalla classe fregata in su. Secondo le precedenti raccomandazioni dell’ONR, i laser navali dovrebbero fare uso delle stesse montature dei cannoni automatici attualmente in dotazione alla marina, note come Phalanx e soprannominate dai marinai “R2-D2”.
Gli R2-D2, che come il celebre robot cinematografico di Star Wars (conosciuto in Italia come C1-P8 ) sono in grado di ruotare per meglio prendere la mira prima di fare fuoco, sono dotati di sufficiente precisione per colpire eventuali missili e mezzi aerei in arrivo , oltre ai ben più probabili pericoli di imbarcazioni nemiche dirette contro il bersaglio.
Tra gli svantaggi non da poco dei cannoni da 20 mm c’è il fatto che per alimentarne la potenza di fuoco occorre una opportuna dotazione di proiettili, una dotazione che occupa spazio e che prima o poi si esaurisce. Un cannone laser non ha ovviamente il problema dello svuotamento dei magazzini per le munizioni, senza contare il fatto che tali munizioni (nell’eventualità in cui occorresse fare fuoco non in mare ma sulla costa) possono avere effetti collaterali anche dopo essere stati sparati.
In quanto alla potenza necessaria per alimentare gli R2-D2, infine, le attuali componenti della flotta della US Navy dovrebbero essere più che ben equipaggiate per fornire sufficiente energia elettrica alle armi spara-laser . Northrop dice che i suoi sistemi energetici sono dotati di una efficienza del 20 per cento, per cui una torretta da 100 kilowatt necessiterebbe di un generatore da 500 kilowatt. La FFG 7 Oliver Hazard Perry, la più piccola fregata specificata dall’ORN, è attualmente dotata di 4 generatori da 1 megawatt, più che sufficienti ad alimentare i nuovi sistemi laser in via di sviluppo.
Alfonso Maruccia