USA, rubato archivio di dati bancari

USA, rubato archivio di dati bancari

Anonimi cracker penetrano nel sistema informatico di un'agenzia governativa che assegna sussidi assistenziali. Potrebbero aver rubato il database anagrafico e bancario contenente dettagli su oltre 300mila cittadini
Anonimi cracker penetrano nel sistema informatico di un'agenzia governativa che assegna sussidi assistenziali. Potrebbero aver rubato il database anagrafico e bancario contenente dettagli su oltre 300mila cittadini

Lincoln (USA) – Dopo i dati sull’ arsenale atomico e sull’ esercito , negli Stati Uniti potrebbero essere spariti anche tantissimi dati appartenenti ad un database bancario del governo. Il Tesoriere del Nebraska, Ron Ross, ha infatti annunciato che anonimi cracker sono riusciti a “bucare” un computer utilizzato dal sistema assistenziale dello stato americano. Il sistema informatico, secondo le fonti ufficiali, è adibito al pagamento dei sussidi familiari.

Ross è dell’avviso che i misteriosi incursori, probabilmente interessati alle informazioni sensibili contenute nell’archivio, avrebbero agito attraverso computer cinesi ed australiani. I cracker si sono impossessati del sistema passando per un server di back-up. Successivamente, pare grazie ad un trojan, i cracker sono stati in grado di accedere ai contenuti del computer.

I portavoce del Nebraska assicurano che adesso il sistema è stato interamente bonificato ma hanno invitato ufficialmente la popolazione coinvolta ad “esercitare la massima attenzione sui propri movimenti bancari”. Il problema principale, secondo vari osservatori, sta nella possibilità che i cracker decidano di utilizzare il bottino per orchestrare truffe ed altri crimini .

Attraverso le macchine del Nebraska Child Support Payment Center , un’iniziativa di sussidi per le famiglie con bambini piccoli, sono passati almeno 1,5 milioni di transazioni per un totale di 233 milioni di dollari. Cifre impressionanti, che diventano ancora più inquietanti se, ma questo non è stato spiegato, i dettagli sulle transazioni eseguite sono stati conservati sui dischi rigidi dei computer in questione.

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Pubblicato il
5 lug 2006
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