Joe Biden non aveva avuto parole tenere nei confronti di Vladimir Putin e per contro gli auguri di Putin nei confronti dell’omologo USA non lasciavano presupporre a rapporti teneri tra le parti. L’odierna decisione firmata negli States conferma l’aumentata tensione tra i due poli: dal Treasury Department sono arrivate sei nuove nomine per altrettante aziende tecnologiche russe che vanno ora ad arricchire la black list di aziende con le quali il mercato USA non potrà avere rapporti.
Una mossa dai diretti riscontri economici, ma un passo che sembra essere altresì fortemente simbolico: gli Stati Uniti stanno lanciando un monito alla Russia ed il nuovo Executive Order mette nero su bianco le ferme intenzioni USA di agire in modo concreto.
La black list coinvolge la Russia
Questi i nomi additati dalle autorità USA:
- ERA Technopolis; Pasit, AO (Pasit);
- Federal State Autonomous Scientific Establishment Scientific Research Institute Specialized Security Computing Devices and Automation (SVA);
- Neobit, OOO (Neobit);
- Advanced System Technology, AO (AST);
- Pozitiv Teknolodzhiz, AO (Positive Technologies).
Questi gruppi sono accusati di aver supportato le attività ostili che la Russia avrebbe portato avanti sia in occasione delle interferenze nelle elezioni USA, sia a seguito del caso “SolarWinds“. Espulsi inoltre 10 responsabili dall’ambasciata russa a Washington e congelata la possibilità da parte di gruppi USA di acquistare debito sovrano russo.
Biden avrebbe precedentemente anticipato a Putin le decisioni oggi ufficializzate, ma avrebbe altresì aperto ad un futuro incontro sul quale stabilire nuovi binari di incontro tra le parti: sarà la controparte russa a decidere se lasciar ulteriormente deteriorare i rapporti o se accettare la mano tesa di un Presidente che da una parte mostra il bastone, ma dall’altra porge la carota. L’era Trump è finita, insomma, e Biden sta iniziando a dettare le proprie regole.