Un’allarmata invettiva, lanciata dal congressman democratico Jesse Jackson Jr. in un suo recente intervento alla U.S. House of Representatives . L’ormai vendutissimo tablet di Apple iPad sarebbe responsabile della perdita di migliaia di posti di lavoro sull’intero territorio statunitense .
Tutta colpa delle svariate possibilità offerte dai due modelli made in Cupertino , a partire dalla lettura in mobilità di un quotidiano per finire con il download di un libro in formato elettronico . Nuove modalità di consumo offerte dalla tecnologia e in particolare da tablet come iPad, che metterebbero a rischio l’occupazione in settori ben precisi.
“Ora Borders sta chiudendo i suoi negozi perché, alla fine, chi ha più bisogno di andarci? – ha spiegato Jackson – Chi di voi ha più bisogno di andare da Barnes&Noble? Vi basta scaricare un libro, un quotidiano, una rivista”. A rischio sarebbero migliaia di posti di lavoro in settori come l’editoria o nelle semplici librerie .
Jackson ha però sottolineato come il lavoro fin qui svolto dal CEO di Apple Steve Jobs sia stato magnifico, soprattutto grazie al successo commerciale di iPad. Un successo garantito dalla produzione in Cina, paese che riuscirebbe a trarre un eccessivo vantaggio dalla distribuzione massiva del tablet. A discapito dei posti di lavoro negli Stati Uniti.
Il discorso di Jackson ha attirato non poche critiche , soprattutto per la sua natura luddista. Qualcuno avrà pur bisogno di andare da Barnes&Noble, soprattutto se non può permettersi la magica tavoletta di Apple. Lo stesso congressman statunitense ha poi candidamente ammesso di possedere un esemplare di iPad .
E non è tutto. Jesse Jackson Jr. aveva già chiesto al governo statunitense di adottare iPad in ambito educativo, fornendo un tablet ad ogni alunno delle scuole primarie . La tavoletta di Steve Jobs avrebbe infatti cambiato per sempre il modo di apprendere, pronto a sostituire i pesanti libri di testo.
Mauro Vecchio