Si tratta di uno studio che potrebbe stravolgere l’ormai leggendaria figura del couch potato , l’accanito divoratore di patatine e televisione. Una buona parte degli Homer Simpson statunitensi avrebbe cioé abbandonato la salutare trinità birra-divano-evento sportivo via cavo , per abbracciare le più frenetiche gioie della visione in multitasking. Cioé quelle in cui gli occhi scorrono veloci da uno schermo al plasma a quello di un laptop da salotto.
L’analisi è stata recentemente pubblicata dalla società di ricerca Nielsen , intitolata three screen report . Più schermi, dunque, che sembrano aver catturato l’attenzione dei cittadini statunitensi: il loro tempo medio di visione contemporanea (TV, smartphone e PC) è cresciuto del 35 per cento nel giro di un anno , dalla fine del 2008 alla fine del 2009.
I dati di Nielsen si riferiscono infatti agli ultimi tre mesi dello scorso anno, durante i quali quasi il 60 per cento degli intervistati ha dichiarato di praticare la visione simultanea almeno una volta ogni 30 giorni . Del tipo: cinguettare su Twitter, pubblicare un post su un forum di discussione e guardare la partita dei Lakers allo stesso tempo. In numeri, si tratta di una cifra che sfiora i 135 milioni di abitanti a stelle e strisce.
Numeri che comunque non hanno compreso tutti coloro che guardano abitualmente la TV su Internet, in crescita del 16 per cento rispetto al 2008. Ma non si parla qui di patate da divano , perché circa il 44 per cento degli intervistati ha ammesso di guardare i programmi televisivi online dalla propria postazione di lavoro . E anche qui il mito di Homer Simpson sarebbe a rischio: in genere, alla centrale nucleare, dormiva o mangiava ciambelle.
Mauro Vecchio