Nel New Jersey c’è un vasto magazzino dove sono state ammassate circa 6mila fotocopiatrici. Si tratta di macchine usate da vari uffici e centri statunitensi, in attesa di essere rivendute. E sono tutte fotocopiatrici di nuova generazione, assemblate a partire dall’anno 2002. In pratica, macchinari dotati di un hard drive interno, capace di archiviare qualsiasi documento copiato .
Documenti di routine, ma a volte preziosi fogli contenenti altrettanto preziose informazioni. Informazioni riservate, come dati bancari, numeri di previdenza sociale, certificati di nascita . Ma anche dati relativi al pagamento delle tasse, ai record sanitari, all’identificazione di soggetti coinvolti nel traffico di droga. E, sì, anche immagini tratte dal proverbiale fondoschiena da macchina fotocopiatrice.
A tracciare questo quadro è stato un articolo pubblicato circa un mese fa dal sito di CBS News , che ha messo in luce i potenziali rischi per la privacy derivanti dal facile accesso a migliaia di hard drive in attesa di essere rivenduti insieme alle relative fotocopiatrici. Memorie interne che hanno rivelato l’esistenza archiviata di centinaia di assegni, nonché di liste di obiettivi sensibili dell’unità narcotici della polizia di Buffalo.
Un’inchiesta che ha scatenato le preoccupazioni del rappresentante democratico Edward Markey. In una lettera alla Federal Trade Commission (FTC) statunitense, Markey ha prontamente sottolineato come quegli hard drive costituiscano un vero e proprio tesoro per tutti i ladri di dati, che potrebbero quindi utilizzare le informazioni in memoria per i più svariati obiettivi criminosi .
Una questione delicata, che ha catturato l’attenzione del chairman di FTC, Jon Leibowitz. Nella sua recente lettera di risposta , Leibowitz ha rassicurato il rappresentante a stelle e strisce: “FTC contatterà produttori, rivenditori e uffici per assicurarsi che siano a conoscenza dei rischi per la privacy derivanti dalle macchine fotocopiatrici”. E FTC inizierà a dare il buon esempio, rivedendo il suo contratto d’affitto delle macchine per avere il permesso di distruggere gli hard drive una volta che sia scaduto.
Mauro Vecchio